Esclusiva Agimeg: 20 anni fa l’Italia dei giochi cambiava volto. Intervista a Mario Lollobrigida (Dir. Giochi ADM). Dai videopoker all’intelligenza artificiale, dagli apparecchi al gioco online, dal riordino ai bandi di gara

Era il 4 dicembre 2003 quando l’Italia dei giochi decideva di cambiare volto. Esattamente 20 anni fa, attraverso un Decreto Direttoriale, l’allora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato stabiliva che tutti i videopoker dovessero essere sostituti, a partire dal 1° maggio 2004, dalle slot (awp) collegate alla rete dell’AAMS. Si trattava del primo passo di un percorso che avrebbe, nel corso degli anni, portato l’AAMS (ora ADM) ad avere un ruolo centrale e fondamentale nella gestione del gioco pubblico in Italia. Una ricorrenza quindi importante e Fabio Felici, direttore di Agimeg, ne ha parlato in una esclusiva intervista con il Direttore per i Giochi dell’ADM Mario Lollobrigida.

Il 4 dicembre 2003 con un decreto direttoriale l’allora AAMS metteva fuori gioco i videopoker

Si trattò del primo passo ufficiale di uno storico cambiamento nella gestione del gioco pubblico. Da allora come è cambiato negli anni il vostro impegno nel settore?

Il 2003 ha visto un cambiamento storico nel panorama dei giochi pubblici italiani e della sua regolamentazione che allora era gestita dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Nei primi anni 2000 una Commissione parlamentare nonché numerose inchieste giornalistiche evidenziarono una massiccia presenza sul territorio nazionale di circa 800.000 apparecchi non regolamentati che costituivano una vera e propria emergenza economica e sociale. Molto spesso tali apparecchi erano gestiti da organizzazioni e gruppi criminali anche al fine di riciclaggio e finanziamento di altre attività illecite.

Attraverso un intervento normativo vennero quindi resi illegali i videopoker e contestualmente vennero regolamentati gli apparecchi con vincita in denaro con l’introduzione dell’articolo 110, comma 6, lettera a) del TULPS. Il 4 dicembre venne adottato il primo decreto che stabiliva le regole tecniche di produzione e funzionamento delle nuove slot machine.

Successivamente, tali apparecchi sono stati resi più sicuri con l’introduzione della smart card rilasciata dall’Amministrazione che garantisce l’integrità dei dati trasmessi dall’apparecchio al sistema di controllo. L’impegno nel settore dell’Agenzia è rimasto costante evolvendosi di pari passo al mutato contesto normativo ed economico: attualmente possono essere presenti sul territorio al massimo 265 mila apparecchi collegati in rete e costantemente monitorati nel regolare funzionamento dall’Agenzia“.

Anche il vostro impegno nella lotta all’illegalità si è evoluto negli anni

Certamente c’è stata un affinamento e rafforzamento dei controlli in relazione all’evoluzione delle truffe e dei fenomeni illeciti. In generale, in tema di apparecchi le truffe sono effettuate in tre modalità: una è tesa a non permettere l’effettuazione del corretto calcolo dell’imposta, un’altra tende a ridurre quello che deve esser restituito in vincite ai giocatori; la terza effettua entrambe le cose: riduce il livello delle vincite, stabilito per legge, e contestualmente evade l’imposta. Al fine del contrasto a tutti i citati fenomeni illeciti l’Agenzia aggiorna costantemente le metodologie e gli strumenti di intelligence attraverso anche la continua cooperazione con le Forze dell’ordine.

Una importante evoluzione è stata la introduzione degli apparecchi con controllo da remoto real time: le cosiddette videolottery, ovvero terminali che visualizzano una grafica di partite i cui esiti sono predeterminati da un sistema centrale gestito dal concessionario. Tutti i sistemi di gioco videolottery e tutti i prototipi di apparecchi slot machine sono verificati da appositi Organismi di certificazione per il rispetto dei requisiti previsti dalla specifica norma di regolamentazione.

Nel settore delle scommesse fisiche e nei giochi on line le illegalità sono anche esse svariate: negli anni, abbiamo scoperto ad esempio che una parte delle giocate è stata effettuata in proprio dal punto vendita, si sono rilevate alterazioni delle quote a vantaggio di operatori infedeli e per il gioco fisico biglietti riscossi senza esserne in possesso. In generale, gli aspetti penali sul settore sono relativi ai reati di truffa, frode informatica, sostituzione di persona, riciclaggio ed intermediazione. Importante è anche l’azione di controllo ai fini di verificare la presenza di corruzione in ambito sportivo. L’Agenzia è comunque sempre attenta e si è sempre dimostrata capace di trovare immediate ed efficaci contromisure“.

Quali sono i risultati dei quali andate più fieri?

In generale, i risultati di cui andiamo fieri sono i riscontri positivi alle nostre attività di regolazione e controllo. E posso citare le attestazioni che sono arrivate dai regolatori esteri che molto spesso hanno studiato aspetti della normativa e prassi italiana sul settore applicandole, poi, nelle loro Nazioni. In questi 20 anni molti sono stati i risultati conseguiti, due in particolare evidenziano il grande ed innovativo impegno regolatorio e tecnologico dell’Agenzia. Uno è appunto l’intervento regolamentare sul settore degli apparecchi da intrattenimento, il secondo riguarda la regolamentazione del gioco on line, la cui disciplina, introdotta nel 2010 costituisce una vera avanguardia ed un esempio a livello internazionale, che ha fatto da esempio per molti anni per tutti gli altri Paesi europei e non.

La “via italiana”, attraverso il sistema delle concessioni, costituisce una strada intermedia tra il divieto assoluto e la liberalizzazione, soluzioni adottate per la gran parte dei Paesi. Anche le attestazioni che pervengono dalle Forze di Polizia e dalla Magistratura sono per noi motivo di orgoglio e spinta a migliorarci continuamente. Ma tra i vari attestati di stima i più importanti che riceviamo sono quelli dei semplici cittadini specie quando è presente un nostro impegno volto a comprendere e, se possibile, contrastare i comportamenti di gioco problematico. In termini numerici voglio ricordare il livello dei controlli sul territorio pari ad oltre 35.000 in media ogni anno e oltre 9.000 siti di gioco illegale inibiti sino ad oggi“.

Obiettivi per il 2024?

Per il 2024 spero che l’obiettivo principale sia quello di poter procedere ad adottare i bandi di gara per l’assegnazione delle concessioni in importantissimi settori del gioco pubblico in linea con gli indirizzi che ci arriveranno dal legislatore anche sulla base dell’articolo 15 della Legge n. 11/2023 di delega fiscale. Gli Uffici, da mesi e a maggior ragione anche in queste settimane di chiusura dell’anno, stanno operando per trovarsi immediatamente pronti per la redazione di bandi che contengano regole aderenti alle mutate condizioni; prime fra tutte lo sviluppo dall’informatizzazione (e penso all’intelligenza artificiale) e la crescente esigenza di strumenti per la tutela delle fasce deboli dei giocatori“.

Nascono gli Stati Generali delle Dogane e dei Monopoli

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è il raccordo tra operatori e istituzioni. Un ruolo impegnativo

Sicuramente un ruolo impegnativo ma è il nostro compito di regolatore: l’Agenzia ha sempre operato attraverso un dialogo aperto e un continuo confronto con tutti gli operatori, ovviamente nel rispetto dei reciproci ruoli, e questo modus operandi ha costantemente garantito un efficace scambio di esperienze al fine di valutare gli effetti di ogni intervento regolamentare. Il confronto è stato recentemente istituzionalizzato attraverso la previsione da parte del Direttore dell’Agenzia, il Consigliere Roberto Alesse, degli Stati Generali delle Dogane e dei Monopoli con la finalità di raccogliere, relativamente a tutti gli ambiti di competenza dell’Agenzia, contributi, opinioni e proposte in ordine a tematiche tecniche di particolare rilevanza macroeconomica e di interesse per il contesto nazionale e internazionale. L’evento sarà aperto alla partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni pubbliche, del mondo accademico e dell’imprenditoria operanti nei vari settori di competenza dell’Agenzia“.

Nelle ultime settimane sta tenendo banco l’atteso riordino del settore. Quali sono secondo lei, i punti imprescindibili per un riordino efficace?

La legge numero 111 del 9 agosto 2023 di delega al Governo per la revisione del sistema tributario, cosiddetta “delega Fiscale” all’articolo 15 ha previsto principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici. A mio parere il tema fondamentale è quello della concertazione tra lo Stato, le regioni e gli enti locali per la pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco.

Come sappiamo, gli interventi delle regioni e degli enti locali susseguitisi negli ultimi anni hanno creato situazioni limite sul territorio con una differenziazione di disciplina che sembra non rivestire forme di coerenza e razionalità. E infatti le distanze dai cosiddetti “luoghi sensibili”, anche qualora se ne dimostrasse l’effettività al fine della riduzione dei fenomeni di gioco problematico, dovrebbero essere uniformate a livello nazionale così come l’individuazione dei luoghi che possono considerarsi a rischio in relazione alla prossimità ad un punto di raccolta di gioco. È quantomeno incongruo che alcune regioni prevedano luoghi che altre non considerano e tale circostanza, unitamente alle differenti distanze previste, dimostra la necessità di più profonde analisi scientifiche sull’argomento. Solo attraverso la concertazione e la definizione di regole certe sull’intero territorio potrà ripartire la necessaria ridefinizione del numero dei punti di raccolta sul territorio e conseguentemente le gare pubbliche per l’affidamento in concessione delle varie tipologie di gioco.

Agenzie e punti di raccolta scommesse, sale videolottery, sale bingo, esercizi generalisti con apparecchi da intrattenimento operano attraverso concessioni da anni in regime di proroga ed è necessario superare nel più breve tempo possibile tale situazione di incertezza che, peraltro, non consente nemmeno la programmazione degli investimenti imprescindibili per un miglioramento dei livelli di sicurezza e affidabilità dei sistemi e per garantire nuovi interventi anche a tutela dei giocatori problematici”. ff/AGIMEG