“L’introduzione della tassa dello 0,30% sulla raccolta delle scommesse significa che si vogliono far riaprire i punti vendita, dunque la raccolta di giochi e scommesse sia nei corner sia nei negozi, viceversa la tassa avrebbe efficacia zero”. E’ questo il commento ad Agimeg di Maurizio Ughi, Presidente di Obiettivo 2016, sul Dl Rilancio approvato dal Governo che prevede l’ennesimo aumento della tassazione per il settore delle scommesse. “Voglio leggere la tassa come un messaggio per la riapertura immediata – prosegue Ughi – anche se ritengo incredibile che si faccia un provvedimento da 55 miliardi di euro e poi si vadano a prendere soldi da un settore maltrattato e giù più volte tassato come quello delle scommesse. Penso che questa norma, che serve per prendere risorse dal comparto, se vuole avere efficacia debba per forza essere abbinata alla riapertura dei negozi di gioco. Considerando la prossima ripartenza delle Bundesliga e poi a seguire dei più importanti campionati a livello mondiale, per arrivare alla Serie A a metà giugno, non si può certo pensare che il compito di raccolta scommesse possa essere assolto solamente dal canale online. Anche perché l’online rappresenta circa la metà del fatturato complessivo del settore delle scommesse, quindi se non si aprisse anche la rete fisica questo 0,30% di tassazione è come se fosse lo 0,15%. L’ideale – ha detto ancora il Presidente di Obiettivo 2016 – sarebbe che si riaprisse subito in modo che le agenzie di scommesse possano avere qualche giorno di rodaggio in vista della ripartenza a pieno regime dell’attività, che potrebbe esserci in concomitanza con la ripartenza del campionato italiano, ventilata per il prossimo 13 giugno. In questo modo anche gli operatori potranno capire come comportarsi nei fatti per mettere in atto tutte norme anticontagio, applicando tutti i protocolli necessari per essere pronti a metà giugno, così da avere una ripartenza veloce con un fatturato congruo”. cr/AGIMEG