“La direttiva “servizi” (direttiva Bolkenstein) riguarda la maggior parte delle attività di servizio, ad eccezione di: assistenza sanitaria, trasporti, servizi finanziari, giochi d’azzardo, attività esercitate dai notai e altre. La nozione di “servizio” comprende qualsiasi attività economica indipendente fornita normalmente dietro remunerazione, di cui all’articolo 57 del trattato UE. Mentre l’economia dei servizi rappresenta il 70% del PIL dell’UE, la direttiva “servizi” contempla le attività che rappresentano solo il 46% del PIL dell’UE”. Lo ribadisce il commissario al Mercato Interno Elżbieta Bieńkowska rispondendo all’interrogazione presentata dall’eurodeputata Lara Comi (PPE) che aveva chiesto chiarimenti sulla “direttiva Bolkestein”, il cui scopo è “la realizzazione di un mercato interno di servizi” che “interessa molteplici attività ma esclude dal suo campo di applicazione i servizi non economici di interesse generale”. La Bieńkowska ha pertanto ricordato l’estraneità dei servizi di gioco, dalla direttiva in questione. im/AGIMEG