Studio CGIA Mestre-As.Tro: Awp e Vlt sul territorio italiano, numero di apparecchi, locali ed esercizi commerciali

Il biennio 2020-2021 è stato drammatico per il settore: il comparto del gioco lecito tramite apparecchi con vincita in denaro ha subito il più lungo periodo di sospensione attività a causa dell’emergenza COVID: 166 giorni nel 2020 e da 151 a 178 nel 2021 a seconda delle Regioni. E’ quanto riferisce lo Studio condotto da CGIA Mestre e As.Tro presentato stamattina a Roma.

Nel 2021 rispetto al 2019, la raccolta si è contratta di oltre 28,3 miliardi di euro (-61%), con rilevanti danni per le casse dello stato che hanno perso oltre 3,7 miliardi, grave l’impatto per le imprese che hanno subito un dimezzamento (-54%) del fatturato.

Il 2022 è l’anno di ritorno alla normalità, in cui gli operatori del settore hanno potuto svolgere la propria attività senza soffrire periodi di sospensione legati all’emergenza sanitaria. Sorge spontanea la domanda se il settore sia tornato ai medesimi livelli del 2019, oppure se abbia perso quote di mercato a causa, non solo delle novità introdotte, ma anche del lungo periodo di chiusura che potrebbe aver comportato uno spostamento della clientela.

Il 2020 sarebbe stato comunque un anno difficile per il settore (a prescindere dal COVID), in quanto sono state introdotte delle novità destinate ad impattare negativamente sulla raccolta e a comprimere i margini del settore. La riduzione del payout, l’introduzione della tessera sanitaria insieme all’aumento della tassa sulle vincite scoraggiano il giocatore e quindi deprimono la raccolta. Contemporaneamente l’aumento del PREU riduce i margini per il settore.

Nel periodo 2015/2022 si è avuto una riduzione di quasi il 37% degli esercizi in cui si trovano le AWP, che a loro volta si sono ridotte di oltre il 38%. Entrambe le variabili sono state contrassegnate nel periodo in oggetto da una tendenziale discesa che ha avuto il suo apice nel biennio 2017-2018 in corrispondenza alla fissazione per legge di un tetto massimo di 265 mila apparecchi. Ulteriore periodo critico quello legato all’emergenza sanitaria 2020/2021. Nel 2022, primo anno di ritorno alla «normalità» si registrano – rispetto al 2019 – 5.810 esercizi in meno per il comparto e una perdita di quasi 7.000 AWP.

Nel 2022 vi sono 4.452 sale per l’esercizio del gioco lecito in cui vi sono 54.699 VLT. Nel periodo 2015 – 2019 il loro numero non sembra aver subito particolari variazioni, pur oscillando da un anno all’altro. Tuttavia a partire dal 2019 si assiste a un costante calo sia degli apparecchi che delle sale da gioco. Nel 2022, rispetto al periodo pre-Covid si registra una perdita di 466 esercizi (-9,5%) e oltre 3.200 VLT (-5,6%).

Nel 2022, rispetto al 2019 si registra un calo delle AWP presenti negli esercizi «generalisti». Nel 2022, rispetto al biennio 2020 e 2021 è calato il numero delle AWP in magazzino, ma il loro numero è significativamente superiore a quello del 2019, segno che la situazione è migliorata, ma le criticità non sono state tutte superate.

Nel periodo 2015/2022 si è avuto una riduzione di quasi il 37% (-36,8%) di esercizi in cui si trovano le AWP, corrispondente a 30.645 esercizi in meno per il comparto. Tale contrazione, nel periodo ante COVID è coerente  con la  riduzione  disposta  per legge  del  numero di apparecchi nel periodo 2017 – 2018; Mentre il successivo ulteriore calo tra il 2019 e il 2022 si ritiene  sintomatico dell’emergenza COVID: si sono «persi» circa 5.810 esercizi (-9,9% rispetto al 2019).

Nel 2022 rispetto al 2015 si hanno quasi 162.000 (161.968) AWP in meno. Tale riduzione del 38,7% ha avuto il proprio apice nel biennio 2017 – 2018 in corrispondenza alla riduzione disposta per legge del numero di apparecchi (-30%); tuttavia è continuata anche negli anni successivi. Il cambiamento della tendenza nel 2022 non è tanto legato ad una maggiore diffusione del Gioco Lecito (visto il calo degli esercizi), ma si suppone alla rimessa in esercizio degli apparecchi inutilizzati per rispettare le prescrizioni sanitarie anti-Covid; si sottolinea, rispetto al 2019, il minor utilizzo di quasi 7.000 apparecchi.

Nel 2022 gli esercizi con VLT sono 4.452. Nel arco temporale rappresentato in tabella, si nota un primo periodo, sino al 2018 in cui la loro numerosità è in crescita, successivamente si verifica una tendenziale discesa. Nel 2022, rispetto al pre-Covid (2019) vi sono 466 esercizi in meno corrispondenti a una riduzione di quasi il 10% (-9,5%).

Nel 2022 vi sono 54.699 VLT. Nel corso degli anni non sembrano esservi significative variazioni, il loro numero pare essere abbastanza stabile. Tuttavia, si osserva come a partire dal 2019 gli apparecchi siano in costante calo. Nel 2022, rispetto al periodo pre- Covid si hanno oltre 3.200 VLT in meno (-5,6%).

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