“E’ inaccettabile che la Legge sul gioco in Piemonte sia retroattiva. E’ una criticità che già avevamo sottolineato nel 2018. La politica si deve informare prima di legiferare perché la retroattività mette di nuovo tutto in discussione e soprattutto va a ledere il principio di affidamento e della libera impresa mettendo a rischio l’investimento nel settore di numerosi imprenditori. Purtroppo, le opposizioni valutano questo argomento in modo fortemente ideologico e insieme ad altre cause, su tutte il Covid-19, non siamo ancora riusciti a portare a termine la nuova legge”. Lo ha dichiarato nel corso della presentazione del Rapporto della CGIA di Mestre organizzata dalle associazioni Astro e Sapar, l’Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano. “Sappiamo che l’opposizione avrà un approccio ostruzionistico, ma vogliamo portare a termine la nuova normativa entro maggio 2021. Sarà da rivedere anche la misura del distanziometro a 500 metri e valutare la sua efficacia. Inoltre – prosegue Tronzano -, ribadisco che sulla salute siamo molto attenti soprattutto sotto l’aspetto della prevenzione, ma allo stesso tempo dobbiamo garantire il diritto alla libera impresa. Con la legge attuale i ludopatici non sono diminuiti ed essi sono una piccola fetta dei giocatori perché la maggior parte gioca per diletto e non presenta alcun patologia nei confronti del gioco. Il centro-destra crede che il gioco legale sia un baluardo contro gli illeciti e ciò è dimostrato da numerosi studi a riguardo. Il Governo – conclude Tronzano – ha già ridotto del 30% la presenza degli apparecchi da intrattenimento su tutto il territorio nazionale e dunque sarà impossibile tornare alla situazione che c’era prima. Quindi, i timori delle opposizioni sono del tutto infondati. La nostra è una legge di giustizia economica, perché la retroattività distrugge il mercato”. ac/AGIMEG