Toti (pres. Liguria): “Un anno fa il primo lockdown in Italia. Oggi ancora in emergenza, ma siamo contrari a chiusura generalizzata”

“Un anno fa, con il DPCM del 9 marzo, i giornali annunciavano il primo lockdown per l’Italia, che per quasi due mesi è diventata un’unica “zona rossa”. Attività e negozi, eccetto quelli essenziali, hanno dovuto chiudere, così come asili e scuole, che si sono organizzate per la didattica a distanza. Gli italiani per la prima volta sono stati privati delle loro libertà, di movimento, di lavoro, di vita. Mai il Paese aveva conosciuto un periodo tanto buio dal Dopoguerra”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in merito all’emergenza causata dal Covid-19. “Oggi, a un anno da quei giorni, ancora combattiamo contro questo maledetto virus e con le sue varianti. Da poche ore abbiamo superato la tragica soglia delle 100 mila vittime da inizio emergenza e si ipotizza un nuovo mini lockdown in tutta Italia. Il virus continua a far male, è vero, ma oggi sappiamo come combatterlo e abbiamo una preziosa arma in più, i vaccini. Per questo sono contrario all’ipotesi di una chiusura generalizzata, che non gioverebbe né al contenimento della pandemia né a un Paese ridotto ormai allo stremo. Serve un modello come quello ligure: misure chirurgiche, talvolta molto dolorose, ma mirate laddove le curve pandemiche ci dicono che occorre intervenire. Combattere il virus si può, senza costringere gli italiani a tornare esattamente a un anno fa. Proviamoci”. lp/AGIMEG