Toscana, Consiglio Regionale: Commissione Sanità approva proposta di legge per prevenire ludopatia

Approvata all’unanimità in commissione Sanità al Consiglio Regionale toscano, una proposta che – tra le altre cose – vieta l’apertura di sale da gioco nel raggio di 500 metri da scuole, chiese, centri giovanili e sportivi e concede incentivi a chi decide di rimuovere le slot. La commissione Sanità, presieduta da Marco Remaschi (Pd) ha infatti licenziato una proposta di legge sulla ludopatia, frutto di un lavoro che ha unificato quattro proposte di legge in materia presentate dai consiglieri dei gruppi Udc, FdI, Più Toscana e Pd. Molte le novità contenute nel testo. Sul territorio regionale – si legge in una nota del Consiglio – sarà vietata l’apertura di sale da gioco e spazi per il gioco in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative o sportive frequentate principalmente da giovani, o da strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale. Ancora, la Regione concederà contributi agli esercizi commerciali e ai circoli che rimuoveranno dai locali gli apparecchi per il gioco, mentre chi li mantiene dovrà pagare un’Irap maggiorata dello 0,1 per cento. La proposta di legge stabilisce inoltre il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori di sale da gioco saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco. Le Asl, d’accordo con i Comuni, dovranno organizzare corsi di formazione per personale delle sale da gioco ed esercenti “finalizzati dalla prevenzione e riduzione degli eccessi del gioco patologico”; infine sarà costituito un Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, che dovrà monitorare il fenomeno e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione. Dopo aver ricevuto il via libera all’unanimità dalla Commissione, la proposta di legge approderà in Consiglio nelle prossime settimane per il voto definitivo. rg/AGIMEG