Un regolamento sul gioco e il contrasto della ludopatia. E’ la proposta avanzata dalla Consulta Giovanile Comune di Tortoreto, nella provincia di Teramo, che ha già inviato la bozza di regolamento all’amministrazione comunale, alle minoranze e agli uffici comunali. “Siamo certi che tutte le forze politiche siano concordi nell’approvazione definitiva del testo”, afferma la Consulta Giovanile. “Come previsto dal testo, saranno vietate le attività oggetto della regolamentazione che si troveranno a una distanza inferiore a 300 metri dai luoghi sensibili come i centri di aggregazione di anziani e di giovani, inclusi gli impianti sportivi e la sede della Consulta, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le strutture sanitarie, le caserme militari, i luoghi di culto, i cimiteri e le camere mortuarie. Il rispetto delle disposizioni permetterà di essere autorizzati per 7 anni con possibilità di rinnovo”, aggiungono. “Gli orari vietati per il funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro e per le scommesse su competizioni ippiche, sportive e su altri eventi saranno i seguenti: dalle ore 7:30 alle 9:30, dalle ore 12:00 alle 14:00 e dalle ore 19:00 alle 21:00. I gestori dovranno ottemperare a quanto stabilito in merito alle fasce orarie entro 60 giorni dalla data di esecutività del regolamento. All’interno di ciascun locale dovrà essere esposto un cartello contenente informazioni che consentano al giocatore di effettuare un autotest teso a individuare la possibilità di rischio che lo stesso corre di essere un giocatore problematico o patologico o che comunque abbia necessità di rivolgersi a personale specializzato. A tal fine nel cartello dovrà essere inserito il numero verde nazionale per i disturbi legati al gioco. Sarà vietata qualsiasi forma di sponsorizzazione e pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro”, continuano. “Il Comune dovrà incentivare degli incontri con esperti ed associazioni per rendere edotta la popolazione sui rischi e i danni del gioco d’azzardo, compreso quello praticato tramite internet al fine di promuovere uno stile di vita sano. In tutti gli ambienti e locali pubblici appartenenti o comunque riconducibili all’Amministrazione comunale, il WI-FI pubblico non potrà essere abilitato all’accesso a siti web che consentono il gioco. Quanto esposto – concludono i membri della Consulta – è una breve sintesi del regolamento che proponiamo e che speriamo venga approvato in Consiglio Comunale previa consultazione con gli uffici comunali competenti”. cdn/AGIMEG