Mentre nel resto d’Italia dopo 8 mesi hanno finalmente riaperto le sale da gioco, in Piemonte il governo regionale, votato dalla maggioranza dei piemontesi, è in balia dell’ostruzionismo delle minoranze che non consentono la modifica della legge 9/2016, che di fatto espelle il gioco legale dalla quasi totalità del territorio. Per questo motivo domani, in concomitanza con il Consiglio regionale del Piemonte, che proseguirà nella discussione del ddl 144, che punta a rivedere la legge sul gioco, salvaguardando le attività già esistenti, dalle ore 9:00 si terrà un presidio davanti al Consiglio Regionale a Torino, in via Alfieri 15. I lavoratori del comparto del gioco pubblico non hanno intenzione di perdere posti di lavoro e non accettano di essere definiti “untori”, causano di malattia e povertà per i piemontesi. L’attuale legge, affermano i lavoratori del comparto, ha solo spostato la spesa su altre forme di gioco, sia legali che illegali, mentre il proibizionismo ha storicamente fallito in ogni ambito in cui si è visto applicato. Il presidio mira a difendere il diritto al lavoro ed alla dignità ed il futuro delle famiglie. lp/AGIMEG