Calvet Torrents (titolare sale giochi): “Abbiamo investito molto per poter riaprire in totale sicurezza ma continuano a tenerci chiusi favorendo l’illegalità”

“Togliendoci il diritto al lavoro finiranno per ucciderci”. E’ il grido di allarme rilasciato al ‘Corriere dell’Umbria’ da Jordi Calvet Torrents, gestore di tre sale giochi nella provincia di Perugia. “Siamo chiusi da un anno e noi avevamo riaperto il 13 luglio, con un mese di ritardo a quanto consentito, perché avevamo voluto fare degli interventi drastici a garanzia della sicurezza. Addirittura avevamo cambiato tutto il sistema dell’aria condizionata, messo barriere di plexiglass e sanificatori ovunque per una spesa complessiva di quasi 50mila euro. Tutto inutile. Il 26 ottobre ci hanno richiuso. Nonostante in Sardegna ci sia la zona bianca, il governatore si è affrettato a fare un’ordinanza che ci mantiene comunque chiusi. Ci considerano gli untori senza reale motivo, non capiscono che facendoci stare chiusi mettono in difficoltà tante famiglie che con questo lavoro ci vivono e inoltre incentivano l’illegalità. Da mesi, ormai, si stanno moltiplicando le sale giochi clandestine. Infine, il gestore ha raccontato che i ristori sono irrisori rispetto alle spese che ogni mese devono essere sostenute. ac/AGIMEG