Il Garante della Privacy dà via libera all’utilizzo della tessera sanitaria per giocare alle videolottery. Il decreto dignità del luglio 2018 aveva prescritto che per giocare alle fosse necessario introdurre la tessera sanitaria in un apposito lettore ottico, questo al fine di verificare che il giocatore fosse maggiorenne. A fine luglio, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato un decreto che modifica le regole tecniche sulle vlt, proprio per chiedere che le macchine istallate vengano obbligatoriamente dotate di lettore ottico entro il 1 gennaio 2020. In caso contrario, è prevista una sanzione di 10mila euro per ogni vlt. L’ADM, prima di adottare il decreto, ha però anche chiesto un parere al Garante della Privacy, per verificare che questo presidio non interferisca con la tutela dei dati sensibili, e le due autorità hanno nei mesi scorsi portato avanti un confronto sulla questione. Di conseguenza, nel parere, l’Authority ha messo in evidenza che la maggiore età del giocatore viene accertata “mediante l’estrazione delle informazioni registrate nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera sanitaria (codice fiscale ed identificativo della tessera”. In sostanza l’età del giocatore viene verificata “confrontando la data corrente con quella estratta dal codice fiscale”. L’iter avviene senza che queste informazioni “siano memorizzate nelle banche dati del sistema di gioco VLT”. Le macchine inoltre saranno dotate di “meccanismi idonei ad impedire l’avvio di una sessione di gioco in tutti i casi in cui non sia accertata la maggiore età del giocatore tramite lettura della tessera sanitaria”. Inoltre, verranno “introdotte soluzioni tecniche in grado di visualizzare a video la presenza/assenza della tessera sanitaria nell’apposito dispositivo di lettura e l’esito della verifica della maggiore età del giocatore e che, al termine di ciascuna sessione di gioco, sia necessario procedere ad un nuova verifica della maggiore età del giocatore per consentire l’accesso al gioco”. rg/AGIMEG