Tennis: ultimo anno per Roger Federer? I bookmaker dicono di no

Se lo chiedono in molti e, ora che i risultati e le energie sembrano a venire meno, la domanda è davvero di attualità: Roger Federer è vicino al ritiro? E c’è anche chi, come il bookmaker Stanleybet, prova ad azzardare anche una special bet: lo svizzero si ritirerà entro il 31 dicembre di quest’anno? Certo, per i suoi milioni di tifosi sparsi per tutto il mondo, la prospettiva del ritiro del “Re” non è sicuramente allettante, tuttavia bisogna considerare che l’attuale numero tre del mondo tra poco compirà 35 anni ed è professionista dal 1998, cioè da 16 anni. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere: più tornei del Grande Slam di chiunque altro (17), 88 tornei ATP, 6 Master di fine anno, è stato numero 1 del mondo per 237 settimane consecutive (record imbattuto), per un totale di 306 settimane (anche questo record imbattuto), eppure lui continua a divertirsi quando gioca a tennis, anche se gli avversari sono più giovani e lo mettono sempre più in difficoltà. Ora però, anche uno come lui deve fare i conti con il proprio fisico, che, in particolare quest’anno, sembra risentire delle tante battaglie sostenute sui campi di tutto il mondo. Ha dovuto saltare i grandi tornei sul cemento americano di Indian Wells e Miami, ieri a Roma è stato eliminato dal giovane Thiem palesando limiti dovuti ai problemi alla schiena non ancora risolti. La stagione sembra in salita per King Roger. Ma i bookie continuano ad avere fiducia in lui, nonostante tutto. Secondo Stanleybet, il non ritiro del giocatore di Basilea è in lavagna a 1.25, per la gioia di tutti coloro che sperano di vedere le sue magie tennistiche ancora per qualche tempo. La possibilità invece che smetta di giocare entro la fine del 2016 è offerta dai bookie inglesi a 3.50, quindi decisamente più alta in lavagna. Le quote degli allibratori di Liverpool rispecchiano le speranze dei tantissimi sostenitori di Roger, tuttavia è giusto considerare che anche i più grandi un giorno o l’altro devono lasciare. Speriamo che quel giorno, per Federer e per il tennis, sia ancora molto lontano. lp/AGIMEG