“Un accordo definitivo con la filiera non c’è, ma siamo arrivato a condividere alcuni prinicipi”. Dopo le trattative a oltranza condotte nei giorni scorsi per risolvere la questione della tassa da 500 milioni di euro – che la legge di Stabilità ha addossato al settore degli apparecchi da intrattenimento – Matteo Marini, presidente di Acadi, riassume così il punto d’incontro raggiunto. “In particolare, la tassa verrà ripartita tra AWP e Vlt in misura diversa” spiega Marini a Agimeg. “La legge di Stabilità invece prevedeva una ripartizione lineare, basata sul numero complessivo delle macchine (per ogni apparecchii si sarebbero dovuti versare circa 1.200 euro, a prescindere dal fatto che fossero slot o videolottery, Ndr)”. Non sono però state stabilite le ripartizioni: “è il punto su cui non abbiamo raggiunto un accordo. Noi avevamo proposto un criterio proporzionale, basato sulla redditività delle macchine. Nel 2014, le AWP hanno assicurato il 70% dei ricavi del segmento degli apparecchi, le Vlt il 30%”. In pratica, Acadi proponeva di utilizzare le stesse percentuali anche per ripartire la tassa, di conseguenza la filiera dele slot avrebbe versato 350 milioni, quella delle vlt 150 milioni. “La nostra posizione e quella di As.Tro erano molto vicine. Con Sapar abbiamo condiviso il principio, ma l’associazione chiedeva una percentuale più favorevole per le Awp”. La data del prossimo incontro ancora non c’è, la le parti sono intenzionate a risolvere quanto prima la questione: “Probabilmente si terrà già la prossima settimana”. gr/AGIMEG