La Corte d’appello di Roma ha respinto i ricorsi presentati da 436 titolari di imprese di gestione di apparecchi da gioco contro alcune società concessionarie per l’annullamento delle richieste di versamento della Tassa da 500 milioni. Accolte, quindi, le argomentazioni delle concessionarie.
I fatti risalgono al 2015 quando diversi gestori si sono rivolti al Tribunale di Roma poichè contrari alla domanda di versamento di una parte della tassa, introdotta con la Legge di Stabilità, calcolata in modo proporzionale al numero delle slot possedute e collegate alla rete. Le imprese di gestione di apparecchi da gioco chiedevano quindi al Tribunale di bloccare tale richiesta, ritenuta dai gestori illegale e frutto di accordi anticoncorrenziali, pena il pagamento di 10.000 euro per ogni presunta violazione e per ogni singolo ricorrente.
Nella prima sentenza, il Tribunale di Roma si era espresso contro le concessionarie, che hanno fatto ricorso in appello. Dopo aver trattenuto la decisione, la Corte d’Appello di Roma si è ora pronunciata a favore dei concessionari. lp/AGIMEG