Tassa 500 milioni, Avv. Barreca su chiarimenti richiesti da CGE: “Legge di stabilità 2015 ha ridotto gli introiti di una convenzione di concessione rilasciata a seguito di gara europea”

“Si è tenuta oggi al Consiglio di Stato la camera di consiglio, conseguente alla richiesta di chiarimenti proveniente dalla Corte di Giustizia, in relazione all’ordinanza di rimessione fatta dal CdS sul ricorso in appello dei concessionari avverso il prelievo imposto con la legge di stabilità anno 2015. La Corte di Giustizia ha ritenuto di chiedere dei chiarimenti al CDS per comprende meglio se la vicenda riguardi solo imprese italiane o se vi siano coinvolte anche altre imprese dell’Unione europea, per valutare se la questione sia o meno rilevante solo sotto il profilo ‘interno’ alla Stato Italiano”, ha dichiarato l’avvocato Lino Barreca.
“Da parte nostra, anche per conto del Prof. Federico Tedeschini, sono state illustrate oralmente durante la discussione le ragioni, già sostenute con memoria scritta, che consentono di escludere che la controversia giunta all’esame della corte di Giustizia possa ritenersi meramente ‘interna’, per cui le perplessità della Corte di Giustizia in ordine alla natura meramente ‘interna’ allo Stato italiano”.
“La discussione si è orientata sui seguenti aspetti: innanzitutto, si è evidenziato che la legge di stabilità 2015 ha ridotto gli introiti di una convenzione di concessione rilasciata a seguito di gara europea rivolta a tutte le imprese dell’Unione, quindi potenzialmente estesa a tutti i soggetti dell’Unione. Poi si è evidenziato che i ricorrenti appellanti sono società di derivazione europea, e le società create in Italia appartengono quindi a gruppi transnazionali. Si è infine evidenziato che la disparità di trattamento scaturente dal prelievo imposto ai soli concessionari del gioco da intrattenimento, ha favorito altre imprese comunitarie (concessionari on line) non toccati in alcun modo dal prelievo forzoso, e quindi anche sotto tale profilo la questione non può ritenersi meramente interna. Siamo convinti che non mancherà certo all’Autorevole Consiglio di Stato chiarire e rappresentare al meglio tali aspetti alla Corte di Giustizia, integrando con tali chiarimento l’ordinanza di rimessione”, ha concluso l’avvocato Barreca. lp/AGIMEG