Tar Toscana: “E’ contro la normativa regionale sul gioco posizionare uno sportello bancomat all’esterno di una sala scommesse”

Il titolare di una sala scommesse ha presentato un ricorso al Tar della Toscana per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del Comune di Calenzano, in provincia di Firenze, avente in oggetto “Ordine di chiusura dell’esercizio di raccolta scommesse denominato per violazione dell’articolo 4 della Legge Regionale”.

Il Comune aveva emesso l’ordinanza poiché nelle pertinenze dell’esercizio è stato installato uno sportello bancomat il cui funzionamento è garantito dall’allacciamento alla presa di corrente posta all’interno dell’esercizio medesimo.

Il tribunale ha precisato che “come rappresentato dall’Amministrazione ed evidenziato nei rilievi fotografici della Polizia Municipale (all. 9 produzione comunale, in atti) il macchinario è stato collocato in aderenza alla parete esterna del negozio di raccolta scommesse della ricorrente, a distanza breve dalla porta d’ingresso, ed è collegato all’esercizio mediante allaccio ad una presa di corrente posta al suo interno. Agli avventori viene così offerta un’immediata disponibilità di denaro contante, in piena violazione della normativa.

“Se si vuole dare un senso compiuto alla legislazione che qui interessa – sottolinea il Tar della Toscana – deve ritenersi che il legislatore regionale, pur con formulazione non perspicua, abbia inteso applicare il divieto non solo alle nuove aperture di tale tipologia di esercizi a distanza inferiore di 500 metri rispetto ad elementi sensibili, ma anche al mantenimento in essere degli esercizi che pur legittimamente aperti, nel corso del tempo pongano in essere violazioni. Deve cioè ritenersi che nel termine “apertura” il legislatore regionale abbia inteso ricomprendere non solo l’installazione di un nuovo esercizio, ma anche il mantenimento in essere di un esercizio che, pur legittimamente aperto, abbia tuttavia cessato di essere rispettoso della normativa poiché nel frattempo ha installato un elemento sensibile a distanza inferiore a quella di legge, nella fattispecie lo sportello bancomat. Diversamente opinando si renderebbe priva di senso la normativa de qua, che facilmente potrebbe essere aggirata venendo così frustrata nelle sue finalità di tutela dell’interesse pubblico prioritario alla salute”. ac/AGIMEG