Tar Lombardia boccia ricorso contro limiti orari Milano: “Accordi raggiunti in Conferenza Unificata in materia di raccolta del gioco pubblico sono irrilevanti”

“La domanda di annullamento dei provvedimenti impugnati non appare assistita dal necessario fumus boni iuris (…). L’Intesa Stato – Regioni – Enti Locali, raggiunta nella Conferenza Unificata del 07 Settembre 2017, in materia di raccolta del gioco pubblico, è irrilevante ai fini della decisione poiché detto atto è in realtà successivo all’emanazione delle ordinanze poste a fondamento dei provvedimenti impugnati, che non potrebbero pertanto essere annullati, in quanto contrastanti con il medesimo”. Con questa motivazione il Tar Lombardia (Sezione Quarta) ha respinto il ricorso di una sala giochi di Milano per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’Ordinanza di sospensione del funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro di cui all’art. 110, 6° comma del T.U.L.P.S., installati nell’esercizio commerciale emessa dal Comune di Milano – Direzione Economia Urbana e Lavoro – Area Attività Produttive e Commercio – Unità Contenzioso Somministrazione e Intrattenimento”. I giudici ricordano anche come “la Circolare del Ministero dell’Interno del 06 Novembre 2019 fa riferimento ad una pronuncia del TAR del Lazio relativa ad un’ordinanza comunale emanata dopo le suddetta Intesa. Ritenuto quindi che non sussistano i presupposti per la concessione della misura cautelare richiesta il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia respinge l’istanza cautelare”. lp/AGIMEG