Tar Lombardia: “Corretta la revoca della licenza per la raccolta gioco quando il titolare ha commesso violazioni sui pagamenti di imposte e tasse”

Un imprenditore del settore dei giochi ha presentato un ricorso al Tar della Lombardia per chiedere l’annullamento del provvedimento con cui il Questore di Milano ha revocato le licenze per la conduzione degli esercizi dediti esclusivamente al gioco con apparecchi, a causa degli accertamenti effettuati dall’Agenzia delle Entrate, da cui emerge una situazione debitoria.

Il Collegio ha ricordato che “non possono essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico, operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali”.

Ancora più in dettaglio, con riferimento alla licenza di centro raccolta di giochi e scommesse è stato affermato che “in sede di rilascio delle licenze di pubblica sicurezza per l’apertura di un centro raccolta di gioco e scommesse, l’Amministrazione dell’interno ha un potere ampiamente discrezionale per valutare, con il massimo rigore, qualsiasi circostanza che consigli l’adozione del provvedimento di rilascio, revoca o rinnovo di un’autorizzazione di polizia, potendo esercitare il suo potere nel rispetto dei canoni tipici della discrezionalità amministrativa, sia sotto il profilo motivazionale che sotto quello della coerenza logica e della ragionevolezza, dandosi conto in motivazione dell’adeguata istruttoria espletata”.

Per questi motivi il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso e confermato la validità del provvedimento impugnato. ac/AGIMEG