Il Presidente della Seconda Sezione del Tar Lazio conferma che gli ippodromi non possano raccogliere direttamente scommesse nei botteghini, anche se con il decreto del 22 aprile scorso è consentito l’accesso di mille spettatori. A intentare ricorso è stato l’ippodromo delle Capannelle di Roma, ha impugnato un decreto direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 17 maggio e ha chiesto al Presidente della Sezione di sospenderlo con un decreto d’urgenza. Il giudice Francesco Riccio tuttavia ha preferito “denegare la predetta misura cautelare prima della data della camera di consiglio utile del 9 giugno 2021”. Nelle motivazioni del decreto spiega che la raccolta delle scommesse è un’attività “non ancora consentita dai presupposti provvedimenti ed atti aventi valore di legge in maniera libera ed incondizionata in ragione di una ponderata valutazione dell’attuale situazione emergenziale legata alla permanenza della diffusione dell’infezione da COVID-19”. Questa valutazione è stata fatta anche considerando il D.L. 22 aprile 2021, n. 52 che appunto consente l’accesso di mille spettatori per gli spettacoli all’aperto. lp/AGIMEG