Tar Emilia Romagna: “Stop a proroghe. La sala giochi di Parma deve spostare la sede o chiudere”

Una sala giochi di Parma dovrà chiudere o spostare la propria sede. E’ quanto ha deciso il Tar dell’Emilia Romagna che ha respinto il ricorso di una sala, contro il distanziometro. La sala si trova infatti a meno di 500 metri da una scuola dell’infanzia, struttura che rientra tra i luoghi sensibili del distanziometro regionale.

La vicenda parte nel 2018, quando era stata rilevata la violazione al distanziometro e chiesta la chiusura della sala. Da allora sono state concesse alla sala numerose proroghe per evitare la chiusura o il dislocamento.

La ricorrente ha sostenuto di non avere la possibilità di trovare una nuova sede a Parma, in quanto povera di aree appetibili sul piano delle autorizzazioni, ragion per cui sulla documentazione che ha consentito alla sala giochi di ricevere un’ulteriore proroga di sei mesi per l’esecuzione del provvedimento è stata prevista una nuova apertura a Gattanico.

Il Comune ha, tuttavia, smentito questa affermazione. “Il Collegio rileva che non è stato provato alcun effetto espulsivo sul territorio del Comune di Parma, che il predetto Comune ha individuato le zone in cui tale attività può essere dislocata e le stesse, in base a tale scelta, occupano una parte del territorio comunale che, secondo quanto puntualmente affermato dal Comune, risulta essere circa il 17% del territorio urbanizzato ed urbanizzabile”, specifica la sentenza.

Il Tar ha quindi accolto l’istanza del Comune di Parma che ritiene sia stato concesso tempo sufficiente alla sala per rispondere alla necessità causata dal provvedimento. cdn/AGIMEG