Non è in conflitto con la legge regionale sul gioco adottata dall’Emilia Romagna nel 2013, la deliberazione del 2017 della Giunta regionale, che sostanzialmente impone il distanziometro anche alle sale preesistenti. E’ in sostanza quanto ha affermato il Tar Emilia respingendo la richiesta di sospensiva avanzata da una sala da gioco di Salsomaggiore Terme, cui il Comune aveva imposto di rimuovere le slot. Il Tar ricorda infatti che la legge regionale non riguarda solamente “le nuove installazioni di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito”, ma, più in generale, “l’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse e i punti di raccolta delle scommesse (c.d. corner)”. La deliberazione della Giunta, di conseguenza, non sembra aver “violato i limiti prefissati dalla legge regionale da applicare”. Il ricorso appare di conseguenza infondato, ma il giudice sottolinea che affronterà nell’udienza di merito le questioni di costituzionalità sollevate dalla sala. lp/AGIMEG