Il Tar Bolzano rinvia all’11 novembre un ricorso contro il distanziometro di Merano, per attendere che il Consiglio di Stato dia maggiori indicazioni sui ricorsi per revocazione. I giudici hanno accolto la richiesta della Sisal, secondo cui i due procedimenti sono di fatto connessi e la decisione del giudice di appello sarà quindi determinante per i ricorsi che si stanno discutendo di fronte al Tar.
Il Consiglio di Stato nelle scorse settimane ha ricevuto una serie di ricorsi per revocazione delle sentenze di marzo; in sostanza le sale chiedono di riesaminare la consulenza tecnica d’ufficio e appurare se il distanziometro abbia un reale effetto espulsivo, e inoltre sostengono che nella sentenza non siano state esaminate alcune censure, a iniziare da quella secondo cui le norme comunali – in quanto regole tecniche sull’offerta di un servizio – dovrebbero essere trasmesse alla Commissione Europea per lo stand still. Il Presidente della VI Sezione ha quindi accordato una serie di sospensive con decreto e la questione verrà nuovamente dibattuta in camera di consiglio il 13 giugno.
In sostanza adesso, il Tar prende atto di questi provvedimenti, e nell’accordare il rinvio scrive: “La revocazione proposta avverso la sentenza n. 1618/2019, resa dalla Sez. VI del Consiglio di Stato, è dirimente per la decisione della presente causa, avendo la stessa ad oggetto questioni identiche”. E ancora: “la Provincia Autonoma di Bolzano, nei propri scritti difensivi, a fondamento delle proprie difese ha espressamente richiamato i principi espressi dalla sentenza n. 1618/2019, resa dalla Sez. VI del Consiglio di Stato, a definizione di una serie di ricorsi in appello, aventi ad oggetto la medesima materia oggetto del presente ricorso”. rg/AGIMEG