“La parola chiave per il nostro settore è dignità. Noi siamo stati gli ultimi a riaprire nell’estate 2020. Il nostro mondo è descritto male, ma ciò è imputabile all’ignoranza della gran parte delle persone sul tema del gioco legale. All’interno del comparto ci sono normali lavoratori e lavoratrici che sanno anche gestire il giocatore problematico anche attraverso le linee guida stabilite dalla Legge Balduzzi. Ci tengo a precisare che le istanze del mondo dell’associazionismo sono condivise dal nostro settore”. E’ quanto afferma la delegata Filcams di Sisal, Maria Grazia Taddeo, durante l’assemblea dei sindacati Uiltucs, Fisascat e Filcams dedicata ai lavoratori del settore del gioco.
“Uno dei temi più preoccupanti per noi sono le leggi regionali restrittive. La mia convinzione è che esse derivino dal fatto che le alte imposte che paghiamo vanno solo nelle casse dello Stato. Se anche una minima parte andasse agli enti locali credo che non vedremmo tutte queste restrizioni. Essendo piemontese sono preoccupata di ciò che potrebbe avvenire se dovesse entrare in vigore la legge che il Piemonte ha predisposto poiché avrà ricadute negative sotto molti punti di vista. Il proibizionismo non ha mai prodotto buoni risultati e come ha stabilito l’Istituto Superiore della Sanità la dipendenza da gioco non è in cima alla lista, ma ci sono altre problematiche che hanno numeri ben superiori”. ac/AGIMEG