In Svezia, numerosi influencer hanno interrotto la promozione di operatori di gioco non autorizzati a seguito di un’attività di sorveglianza avviata dalla Spelinspektionen, l’Autorità svedese del gioco.
L’intervento rientra in un’azione strutturata volta a contrastare la diffusione di contenuti pubblicitari rivolti al pubblico nazionale attraverso piattaforme digitali. In particolare, l’indagine si è concentrata su Twitch, un servizio di streaming con forte impatto tra i più giovani, dove erano stati individuati contenuti riconducibili a promozione di attività prive di licenza regolare in Svezia.
Secondo quanto previsto dalla legge nazionale sul gioco, è vietata la pubblicizzazione di servizi nel settore se non forniti da operatori in possesso di autorizzazione valida.
La revisione condotta dall’ente regolatore ha confermato violazioni da parte dei soggetti coinvolti. Tuttavia, non sono state comunicate sanzioni nella fase attuale, poiché l’intervento ha portato all’interruzione spontanea delle attività promozionali da parte degli influencer monitorati.
Nel piano operativo 2025, Spelinspektionen ha indicato come prioritaria la tutela dei minori e dei gruppi più esposti, annunciando che il controllo continuerà in modo costante, con attenzione particolare rivolta agli attori digitali e ai contenuti veicolati attraverso i social.
L’approccio svedese si inserisce in una tendenza più ampia a livello internazionale. Di recente, anche il Kenya ha introdotto restrizioni simili, vietando a celebrità e content creator di partecipare a campagne pubblicitarie legate al gioco, con l’obiettivo di limitare l’attrattiva verso i giovani e rafforzare le misure di protezione. ng/AGIMEG