Accadde il 15 luglio di 17 anni fa. Era infatti il 2000 quando, durante il concorso n.57, grazie a un Sistema a caratura suddiviso in 14 cedole, fu vinto a Ostia Lido (RM) il Jackpot del SuperEnalotto del valore di oltre 56 miliardi di lire (€ 29.197.603,23). Ogni quota si aggiudicò un valore pari a oltre 4 miliardi di lire. (quasi 2,1 milioni di euro). Una vincita sensazionale e democratica. È stato infatti l’intuito, la fortuna ma soprattutto l’intraprendenza e la passione del titolare della ricevitoria di Ostia Lido ad avere la meglio. Un sistema destinato a un gruppo di persone che nel paese hanno creduto nella speranza di poter vincere qualcosa, magari solo qualche centinaia di migliaia di lire per permettersi di andare in vacanza. Tutti consapevoli che la vincita sarebbe stata divisa in cedole, anche l’eventuale Jackpot. Insomma, tentare la fortuna, come modo per sognare insieme. E così è stato. Il sistema a caratura era stato generato per un valore complessivo di 140.000 lire (72€) e poi suddiviso in 14 quote da 10.000 lire (5,16€) ciascuna. La Repubblica del 16 luglio 2000 riporta con dovizia di contenuti, i fatti per come accaddero. Ovviamente si parla di vincita in lire, riportando alla memoria già un primo ricordo: la nostra vecchia lira.
Ostia sbanca il Superenalotto arriva un sei da 56 miliardi
OSTIA (Roma) – Il Superenalotto bacia le località delle vacanze. Con un sistema da quattordici quote di appena diecimila lire ciascuna, quattordici superfortunati vincitori infilano il sei “sbancatutto” e intascano a Ostia la bellezza di 56 miliardi e spiccioli Ottavio Garvagnini, 55 anni, originario di Mesagne (Brindisi), titolare del bar tabaccheria “Gricò” di via delle Gondole, ad Ostia, dov’ è stata indovinata la combinazione vincente, non sta più nella pelle: “E’ una gioia immensa – dice, abbracciando e salutando tutti i parenti e gli amici accorsi al bar dopo l’ annuncio della Tv per festeggiare e brindare ai nuovi miliardari – erano diciassette settimane che i miei clienti provavano a giocare questo sistema che ho ideato personalmente. I numeri, infatti, ricordano tutti ricorrenze e date importanti per me e la mia famiglia. Ci hanno creduto fino in fondo ed hanno vinto. Alle nove e mezza chiama al telefono uno dei superfortunati per ringraziare. E’ un tale Antonio, medico dell’ospedale San Camillo di Roma, cliente affezionato. “Non vuole parlare con nessuno – racconta Giampiero – è contentissimo, ci ha chiesto come poter incassare la vincita, ringrazia Dio”. Dopo cinque minuti il telefono squilla nuovamente. Questa volta è un commerciante, un altro dei “fedelissimi” del bar lidense. Anche lui ha comprato la quota a nove zeri, e vuole rimanere nell’ anonimato. Gli altri vincitori sarebbero tutti clienti abituali del bar, un gruppo di amici della zona che da settimane gioca la stessa combinazione. Tra loro, forse, anche un fornaio.
E sono davvero bastati 6 numeri 5, 18, 24, 51, 55 e 74 a cambiare la vita di un gruppo di persone che di certo, a distanza di ben 17 anni, non avrà dimenticato l’emozione di quel giorno. La storia racconta sempre fatti che accadono, taluni positivi, altri meno. Ognuno di noi tende a ricordare quelli che sono più vicini alla sfera dei propri interessi, sogni o passioni. Il 2000 sarà ricordato senz’altro da molti come l’anno del nuovo millennio con i grandi festeggiamenti in tutto il pianeta, ma anche come quello della crisi della new economy e della diffusione casalinga di internet. E per i più nostalgici, ricorderanno invece questo come l’anno in cui verrà stampata l’ultima banconota della lira italiana (5.000 lire). Ma per i 14 fortunati di Ostia Lido nessun altro ricordo sarà paragonabile alla vincita del Jackpot del SuperEnalotto a Ostia Lido. Accanto ai fatti storici altri ricordano la “loro storia”, fatta di date indelebili come la nascita di un figlio, la celebrazione di un matrimonio o la perdita di un parente caro. Sisal vuole ricordare la vincita del Jackpot del SuperEnalotto del 15 luglio 2000, certa di aver contribuito al divertimento degli italiani, ad un momento di spensieratezza e sogno e di aver scritto una pagina del suo libro nella storia del gioco. La storia, in fondo, ha il compito di fotografare una realtà o un fatto di cronaca, senza morale. Appositamente omette il giudizio sui fatti accaduti per lasciare a ogni individuo il compito di interpretarla, di adattarla al contesto, all’epoca e alla “storia” di ognuno di noi. Questa è la magia delle storie, lasciare a ogni lettore la speranza del lieto fine, esattamente come noi speriamo che, dopo 17 anni dalla vincita degli oltre 29 milioni di euro al SuperEnalotto la vita di quel gruppo di fortunati amici sia serena e ricca di soddisfazioni e ancora, allora come oggi, possano ritrovarsi tutti insieme al bar per condividere le emozioni di quel lontano giorno di 17 anni fa. Quel 15 luglio 2000 fa parte della storia di Sisal e, speriamo, anche di un piccolo frammento della storia d’Italia. cdn/AGIMEG