“I dati della ricerca della CGIA di Mestre evidenziano che il sistema del gioco pubblico è in costante crescita, con rilevanti differenze a seconda del segmento preso in considerazione. L’online è in crescita anche per motivi generazionali. Al contrario, il retail, soprattutto per gli apparecchi, è in corso una contrazione. A mio avviso non è una crisi irreversibile e questo settore va studiato attraverso un’analisi approfondita della domanda. Non sono stupito che ci sia un calo per gli apparecchi con vincita in denaro, poiché questo mercato è maturo dal 2015, quindi il COVID è stato solo un acceleratore del fenomeno in corso”. È quanto ha dichiarato il presidente del Centro Studi Astro, Armando Iaccarino, durante la presentazione del report della CGIA Mestre.
“Non penso che ci sia una crisi di prodotto degli apparecchi, poiché essi rappresentano ancora il 50% della domanda nel fisico, stessa percentuale delle slot online nei giochi a distanza. In più, gli apparecchi rappresentano ancora oggi la buona parte del gettito fiscale. Credo che sia necessario uno svecchiamento del prodotto, ma ciò implica investimenti importanti e ciò è stato impossibile anche a causa delle varie normative che si sono susseguite nel corso degli anni, anche in termini di tassazione. Inoltre, sono almeno 8 gli anni che è prevista l’adozione di apparecchi più sicuri e caratterizzati da forme di controllo avanzate ed efficaci. Di tutto questo però non si è fatto nulla perché si è perso tempo a parlare di distanze e limiti orari, strumenti evidentemente inutili. Forse, se si fossero adottati questi apparecchi, avremmo contrastato maggiormente il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo”, ha concluso. ac/AGIMEG