Il gioco fisico si sta restringendo al punto che, in circa 1.000 comuni italiani è già totalmente scomparso. La diminuzione in termini numerici dei punti di raccolta fisici è il segnale di una crisi della modalità terrestre che va arginata nell’immediato.
A lanciare l’allarme è stato Emilio Zamparelli, presidente di STS, durante il webinar organizzato da I-Com con il supporto di IGT. Il processo di riordino in corso – si legge in una nota di STS – è la migliore occasione per introdurre norme di salvaguardia della rete fisica, la quale costituisce un irrinunciabile presidio di legalità e responsabilità. A proposito della necessità di giungere a una normativa nazionale che superi le innumerevoli regole locali che penalizzano il gioco, Zamparelli ha evidenziato che “il decisore deve essere unico”.
L’onorevole Andrea De Bertoldi, membro della Commissione Finanze della Camera, ha espressamente condiviso e sottoscritto l’intervento di Zamparelli, denunciando i danni causati negli ultimi venti anni dall’approccio demagogico dello Stato alla materia.
Elisabetta Poso, direttore Ufficio Apparecchi ADM, ha sottolineato come l’Agenzia stia perfezionando, insieme al MEF, la bozza di regolamentazione del settore del gioco fisico che consentirà al Parlamento di approvare il relativo decreto legislativo prima della scadenza delle concessioni attualmente in essere. cdn/AGIMEG