Bingo, Valeria (sala Bingo Pescara): “Vogliamo riprenderci le nostre vite, non siamo lavoratori fantasma. “Uniti per il Bingo” una bellissima idea per difendere il settore”

Valeria, lavoratrice della sala Bingo Pescara da 12 anni: una storia come quella di tanti lavoratori provati dalla crisi dell’emergenza Coronavirus e preoccupati per il loro futuro e per quello delle loro famiglie. Valeria ha deciso di raccontare la sua storia per dar voce ad un settore che sembra essere stato dimenticato dalla politica, media ed opinione pubblica. O meglio, ci si ricorda del gioco solo negativamente. “Ho deciso di raccontare la mia storia in poche righe – ha scritto Valeria, una delle amministratrici del gruppo Facebook “Uniti per il Bingo” -: sono principalmente una mamma e una lavoratrice. Lavoro nella sala Bingo Pescara da 12 anni, sono entrata da ragazzina e ho fatto tanti sacrifici per mantenere al meglio il mio lavoro perché ho sempre pensato che l’indipendenza di una donna è importante. Nel frattempo sono diventata mamma di 2 bambine e mio marito lavora nel mio stesso settore. Inizia l’emergenza e abbiamo chiuso per primi, ovviamente, ora dopo 2 mesi nessuno parla di noi, mi sveglio la mattina e guardo le mie figlie e penso a quanto la mia vita, quella dei miei colleghi e dei 12000 lavoratori sia incerta. Noi vogliamo solo capire cosa succederà al nostro futuro, se potrò riavere la mia vita per affrontare le spese se potrò riavere la mia indipendenza. Abbiamo creato anche un bellissimo gruppo Facebook “UNITI PER IL BINGO“ per dar voce ai nostri problemi, noi siamo quella categoria di lavoratori che con il nostro entusiasmo e la nostra serenità siamo ascolto a quelle persone che si sentono sole, aiutateci a far capire tutto questo. Stiamo diventando fantasmi. Noi ci mettiamo – ha concluso Valeria – e ci metteremo sempre il cuore. Siamo preoccupati per le nostre famiglie, sperando che a breve potrò guardare le mie figlie senza preoccupazione”. lp/AGIMEG