Nel corso della prima giornata degli Stati Generali di ADM, ampio spazio è stato dedicato nella sessione pomeridiana al gioco pubblico. Durante il panel “La raccolta del gioco negli altri paesi dell’Unione Europea”, la testimonianza di Ben Haden, presidente dell’International Association of Gaming Regulators (IAGR).
“Sono qua perché credo fortemente nell’apprendimento reciproco e nei vantaggi dall’imparare dalle esperienze altrui. La nostra tematica oggi è centrale su come un regolatore del settore giochi deve pensare, agire e progredire – le sue parole – All’interno della IAGR sono rappresentati tutti i maggiori mercati del mondo e mi capita molto spesso di confrontarmi. In Italia, un tema importante è quello del gioco responsabile, e verremo a ottobre a Roma per una riunione con oltre 300 partecipanti”.
“E’ importante capire l’esperienza internazionale, la diversità di regole e provvedimenti che incontriamo nei diversi paesi. Dal divieto di pubblicità del gioco in Olanda, alle sanzioni sulle scommesse per i giocatori della NBA negli Stati Uniti, fino alle nuove licenze in Germania e alle nuove frontiere in Africa. Le tematiche sono moltissime, diverse, in un mercato enorme e globale”.
“Nuovi prodotti, nuove regolamentazioni, nuove sfide e un dibattito molto acceso. Questo deriva dalla globalizzazione anche nel settore del gioco e delle scommesse. I principali operatori sono a livello internazionale, con nuovi mercati, le società cercano quindi di diventare dei marchi di intrattenimento. Dobbiamo guardare anche ad altri settori, perchè il settore del gioco è un’industria sia di contenuti che di dati. Per questo la collaborazione internazionale è così importante, perché regolamentiamo le stesse società, affrontiamo gli stessi rischi e le stesse sfide”.
“Dobbiamo muoverci in tre fasi: cercare cosa sembra funzionare altrove e perché, definire lo scenario del proprio contesto, riportare all’interno del proprio lavoro le esperienze maturate all’estero. In questo contesto, abbiamo istituito un gruppo di lavoro contro il gioco illegale, per capire come si muovono i vari paesi.
Poi Daniele Perrone, Senior Legal and Policy Advisor European Gaming and Betting Association – EGBA: “Il Sistema Italiano nel gioco è già molto buono per quanto riguarda la tutela del consumatore. E’ importante ascoltare l’industria, perché gli operatori operano in più Stati e quindi hanno una visione globale del sistema. EGBA effettua ogni anno un rapporto sulla sostenibilità, promuoviamo il gioco sicuro e responsabile”.
“Abbiamo sviluppato degli indicatori di danno per prevenire il gioco patologico, con uno standard concordato da tutti i diversi paesi. Anche per l’Italia sarà importante partecipare a questo progetto, per confrontarsi con altri regolatori internazionali”. lb/AGIMEG