Stati Generali ADM, Cangianelli (EGP-Fipe): “Il gioco responsabile può arrivare solo con la consapevolezza. Importante la giusta comunicazione e la formazione degli operatori”

“Da un po’ di tempo, con i vari tavoli di lavoro con cui ci confrontiamo, stiamo mettendo più a fuoco il concetto di gioco consapevole, poiché la responsabilità deriva dalla consapevolezza. Per arrivare a questo è molto importante effettuare una comunicazione efficace, perché alcune volte i giocatori non sono pienamente informati. Da questo punto di vista, ci sono ampi spazi di miglioramento grazie anche al supporto della tecnologia. Penso sia importante una maggiore digitalizzazione anche sotto questo aspetto perché potrebbe avere come effetto una maggiore informazione per gli utenti”. È quanto ha detto il presidente di EGP-Fipe, Emmanuele Cangianelli, durante il suo intervento agli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

“Spesso non si riesce, per la complessità del sistema gioco, ad avere certezza su cosa è certificato dalla Stato. Questa incertezza non fa bene né agli utenti né alle imprese, ma ne beneficia solo l’illegalità che riesce ad infiltrarsi in questi vuoti. Il settore del gioco merita maggiore salvaguardia poiché è un comparto gestito dallo Stato che, a sua volta, dà in concessione la licenza per raccogliere gioco”. Stati Generali ADM Sessione Giochi Tavolo Rotonda Emmanuele Cangianelli presidente EGP FIPE, Emilio Zamparelli presidente FIT, Claudia Mortali Centro Nazionale Dipendenze e Doping ISS

“La formazione per gli operatori – ha aggiunto – è già ben strutturata ed è uno degli elementi di reimpostazione del gioco. Gli esercenti devono avere la capacità di riconoscere la non consapevolezza di un giocatore e aiutarlo ad avere un rapporto normale e controllato al gioco. I numeri dell’Istituto Superiore di Sanità sono molto importanti e siamo ben lieti che vengano rinnovate ricerche su questo comparto economico e, per quanto ci riguarda, dovrebbero essere fatte ogni anno per avere una fotografia puntuale dello stato dell’arte”.

“Poche migliaia sono gli esercizi dedicati, mentre i generalisti sono circa 35mila. In larghissima l’arte di questi punti, il cittadino può entrare liberamente perché si tratta di pubblici esercizi. Ovviamente, nelle sale dedicate, i minori non possono entrare perché si vende un prodotto, ovvero il gioco, destinato solo a maggiorenni. Penso che uno strumento molto utile verso il gioco responsabile e consapevole possa essere l’autosclusione che è anche citato dalla Delega fiscale. Questa rappresenta certamente una delle soluzioni che tutti gli stakeholder possono migliorare. Mi farebbe piacere che questo sistema avanzasse poiché potrebbe essere un esempio di collaborazione tra istituzioni e portatori d’interessi”, ha concluso. ac/AGIMEG