Criticità anche sulla norma che inasprisce 4 punti percentuali l’aliquota fiscale di slot e videolottery, attraverso una riduzione della quota riservata alle vincite. Il Servizio Bilancio evidenzia che la norma produce “importanti ricadute” sui comportamenti di operatori e giocatori “tali da determinare una riduzione non indifferente del gettito”. I vari componenti della filiera, infatti- riporta l’Agimeg – “potrebbero decidere di ridurre ovvero interrompere la propria attività, in relazione al notevole cambiamento di elementi determinanti ai fini dei profitti attesi”. Inoltre, si devono considerare i “tempi tecnici per procedere alla necessaria ricertificazione di nuovi giochi”, durante i quali si poitrebbero verificare delle criticità. I concessionari infatti per un certo lasso di tempo si “troveranno a corrispondere all’erario la nuova aliquota di PREU”, anche se i payout “non sono ancora stati corrispondentemente ridotti”. Pertanto “potrebbero potenzialmente effettuare scelte (in termini di riduzione dell’attività e degli addetti) tali da comportare ricadute negative sul gettito”. I giocatori, da poarte loro poi, potrebbero scegliere “giochi diversi nell’ambito di quelli disponibili nella legalità, sia incrementare l’attitudine a rivolgersi a mercati non legali”. Il Servizio Bilancio fa dei rilievi anche sulle norme che sanzionano gli apparecchi non collegati alla rete di controllo Sogei. “L’andamento della quantificazione degli effetti di gettito discendenti dall’applicazione del comma in questione, cifrato in 300 milioni per ciascuno degli anni di riferimento” si legge nella relazione, “non sembra tenere conto del fatto che, dal punto di vista concettuale, il numero di apparecchi non regolarmente collegati alla rete statale dovrebbe tendere nel tempo a diminuire, in conseguenza delle disposizioni dissuasive introdotte con il testo in esame”. (fine) rg/AGIMEG