Stabilità, Servizio Bilancio: “Aumento Preu sulle slot può avere riflessi negativi sul gettito”

Occorre “effettuare anche una analisi di tipo dinamico nella quale sia valutato se, ed eventualmente in che termini, l’aumento del PREU possa, di fatto, nel tempo incidere sui comportamenti dei vari componenti della filiera e sui fruitori e – anche in relazione a quanto si legge in RT nella parte in cui non si esclude una traslazione del maggior carico fiscale sull’utente – dar luogo a riflessi negativi in ordine al gettito atteso”. E’ quanto chiede il Servizio del Bilancio del Senato nella nota che accompagna la legge di Stabilità giunta in terza lettura a Palazzo Madama. Il riferimento è alla norma che aumenta di 4,5 punti percentuali del prelievo sulle AWP. Sull’abrogazione della tassa dei 500 milioni, il Servizio chiede invece “maggiori informazioni” per “permettere al Parlamento di comprendere le ragioni che hanno indotto il Governo a riconsiderare una misura che opera sui compensi degli operatori della filiera, preferendo alla stessa un incremento del PREU che, in relazione alla rimodulazione del payout in senso meno favorevole al giocatore, non permette di escludere effetti di traslazione dell’imposta sugli utenti finali”. Per i tecnici di Palazzo Madama non avrà “effetti sul gettito nel prossimo triennio” neanche la riduzione delle slot sul territorio-

Dubbi anche sulla rimodulazione della tassazione sui giochi on line: “andrebbero forniti elementi e dati a supporto dell’affermazione – che si legge in RT – per cui la nuova disciplina sarebbe suscettibile di determinare un incremento derivante dalla maggiore competitività dei prodotti rispetto a quelli offerti sulla rete clandestina tale da portare a un gettito in linea con quello previsto a legislazione vigente. In via ulteriore si osserva che, in ottica prudenziale, sarebbe stato preferibile limitare la quantificazione degli oneri alla stima degli effetti diretti della nuova disciplina”.

Il Servizio chiede infine – con riferimento alla tassazione sul margine per le scommesse – “maggiori informazioni a supporto della quantificazione tali da far ritenere prudenziale l’aver assunto l’incremento della raccolta come un dato stabile nel tempo”. La relazione tecnica infatti dà conto di un significativo incremento della raccolta (+30% con stima) in relazione al quale è stato ipotizzato in 5 mld di euro la raccolta da porre a base della quantificazione”. Il Servizio Bilancio invece  – pur ammettendo che “si tratta di un più ampio aggregato” – cita il Bollettino delle entrate tributarie (periodo gennaio-ottobre 2015), “nel quale si dà conto nel periodo considerato di minori entrate nel settore “proventi delle attività di gioco” rispetto al corrispondente periodo 2014″. lp/AGIMEG