Durante l’ultima seduta sono stati presentati alla Camera sei ordini del giorno in materia di giochi. Si tratta della proposta del deputato Taricco (Pd), che impegna il governo a prevedere una rendicontazione, “almeno annuale, alle Commissioni competenti sullo stato e le modalità di attuazione delle innovazioni introdotte, con particolare riguardo alle nuove regole per la pubblicità dei giochi ed ai limiti negli orari protetti, nonché alla lotta al gioco compulsivo ed eccessivo ed ai rischi a questi connesso”. Pastorino (Al) suggerisce di valutare l’opportunità di “introdurre un’ulteriore normativa per adottare: appositi sistemi di filtro, richiedenti l’uso di tessera elettronica, tessera sanitaria o qualunque altro sistema fisico di riconoscimento che consenta di tracciare ed individuare il flusso giocatore-giocata-vincita; e un sistema di segnalazione volto alla tutela della salute dai danni derivanti dalle ludopatie e di contrasto al riciclaggio di denaro di provenienza illecita”. Il deputato Mantero (M5S) impegna l’esecutivo a “valutare e prevedere che ai Comuni sia data la facoltà di rilascio della licenza” per le “sale per giochi leciti con vincite in denaro” e per “l’attività di distribuzione” di vlt, “tenuto conto del numero di sale giochi già insistenti sul territorio e della distanza con i luoghi sensibili”. Il collega Baroni (M5S) torna in tema di pubblicità chiedendo invece di “ad escludere in fase di pubblicazione, contrattazione e stesura dei nuovi contratti di concessione di giochi d’azzardo, a qualsiasi livello, la possibilità di imporre da parte dello Stato il reinvestimento obbligatorio in pubblicità, sia di tipo diretto che di tipo indiretto”. Con il suo ordine del giorno Ginato (Pd) “al fine di un maggior coordinamento delle risorse e per garantire l’efficienza e la razionalizzazione della spesa, evitando la duplicazione di procedure amministrative, ad incrementare le risorse del Fondo per il gioco d’azzardo patologico-GAP, istituito presso il ministero della Salute”. Per quanto riguarda il settore ippico, il deputato Russo (Fi) “al fine di uniformare il modello di offerta ed impositivo sulla medesima attività economica di raccolta di gioco, si impegna il Governo entro i primi 6 mesi del 2016 per eliminare la discriminazione oggi presente sul mercato dei giochi pubblici che penalizza il settore ippico” a modificare le modalità di imposizione sulle scommesse. dar/AGIMEG