Stabilità, cadono i primi emendamenti sui giochi. Stop al finanziamento dei software per individuare i soggetti a rischio

Camera, è iniziato questa mattina l’esame in Commissione Bilancio degli emendamenti alla legge di Stabilità. Una serie di emendamenti sono stati già dichiarati inammissibili, alcuni contengono anche interventi sul settore dei giochi. Inammissibile l’emendamento presentato da Baroni (M5S) che vietava il finanziamento ai partiti da parte di compagnie che operano nel settore dei giochi, prevedendo una sanzione pari a 5 volte l’importo finanziato. Cade la proposta di modifica Invernizzi (LNA) per la riapertura del Casinò nel comune di San Pellegrino Terme. Inammissibile l’emendamento Faenzi (FI) che autorizzava il Mef a “assegnare, a titolo di anticipazione, la somma di 40 milioni di euro nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a valere sulle disponibilità già incassate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e da destinare ai premi e alle attività strettamente connesse alle corse dei cavalli”, “in considerazione dei crediti derivanti dalle scommesse, per lodi arbitrali, minimi garantiti e prelievi”, vantati dal Mipaaf stesso. Cade la proposta dell’on. Saltamartini (NCD) di stanziare un milione di euro l’anno per fino al 2017 “per la prosecuzione delle sperimentazioni in essere riguardanti a l’individuazione e al controllo telematico a distanza dei soggetti a rischio ludopatia e per la generazione di messaggi di allerta”.

Inammissibili una serie di emendamenti che facevano ricorso al settore dei giochi per reperire una copertura economica. L’on. Currò (M5S) chiedeva al Mef e ai Monopoli di intervenire su aggi e aliquote per reperire 700 milioni l’anno per gli insegnanti di sostegno. L’on. Cancelleri (M5S) e altri chiedevano di sopprimere Equitalia e di attribuire le relative funzioni “al Ministero dell’economia e delle finanze, che le esercita mediante l’istituzione della «Direzione centrale della riscossione» articolata in uffici centrali e periferici”. In questo caso Monopoli e Mef avrebbero dovuto rivedere aliquote e aggi per assicurare un maggior gettito di 400 milioni l’anno. Gli on. Aiello (PD) chiedeva di innalzare il PREU delle newslot per favorire l’assunzione di lavoratori socialmente utili in Calabria. Di Salvo (LED) e altri chiedevano invece di  adottare “misure in materia di giochi pubblici on line, lotterie istantanee e apparecchi e congegni di gioco” per assicurare maggiori garanzie ai lavoratori iscritti al Fondo Speciale dell’Inps. cz-gr/AGIMEG