“Il sindaco sbaglia e si confonde: i soldi non sono dati al Casinò, ma all’intera enclave italiana in territorio svizzero, in seguito alla necessità di garantire l’economia di quell’area di fronte alla rivalutazione del franco svizzero”. Così dalle colonne de Il Gazzettino il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, risponde al sindaco di Venezia, Luigi Brugnano, e alla polemiche sollevate dal contributo di 9 milioni di euro, previsto dalla legge di Stabilità 2016, destinato al comune di Campione d’Italia per il 2016. Nell’emendamento approvato a poche ore dal voto definitivo della manovra, si precisa infatti che l’obiettivo di tale contributo è “tenere conto delle particolari condizioni geopolitiche dell’Ente locale ed in particolare delle ricadute negative connesse all’andamento del tasso di cambio fra franco svizzero ed euro”. Il primo cittadino veneziano aveva infatti accusato l’esecutivo di una disparità di trattamento a favore delle diverse case da gioco: “è una vergogna grande. Noi dobbiamo rifinanziare il nostro Casinò con 5,6 milioni di euro per effettuare importanti ristrutturazioni, e sono soldi tolti ai cittadini! Questo per dire: due pesi e due misure. Non c’è dubbio che abbiamo ereditato una situazione pesante, visto che nei vent’anni di passata gestione tra Comune e partecipate c’è un buco di bilancio di 800 milioni di euro, ma come si sono trovati 12 milioni di euro per Campione si poteva fare altrettanto per Venezia”. dar/AGIMEG