SPORTEXTRA: è online il quarto numero con servizi sulla manifestazione di Roma ed una esclusiva intervista a Maurizio Ughi

E’ online il quarto numeri di SPORTEXTRA (www.sportextra.it.), il settimanale dedicato alle scommesse sportive ma non solo. All’interna c’è infatti ampio spazio per news sull’attualità ed approfondimenti riguardanti il settore del gioco legale. SPORTEXTRA fa parte dei canali di diffusione delle informazioni sul gioco curate da Agimeg  All’interno, oltre a 2 pagine di reportage fotografico della grande manifestazione di Piazza del Popolo di martedì scorso, anche un’intervista esclusiva con Maurizio Ughi, che – attraverso un parallelo tra il periodo pioneristico dell’Aams guidata da Giorgio Tino e dal compianto Antonio Tagliaferri (scomparso la scorsa settimana) e i tempi attuali di AdM – individua le criticità attuali del Gaming italiano e le possibili evoluzioni future. Ecco alcuni passaggi dell’intervista “Bisogna ammettere che i grillini ci hanno dato una grossa mano, perché sono comunque riusciti in una “mission impossible”: quella di compattare un intero settore che sin qui era sempre stato frazionato. Crimi ed Endrizzi dicono una cosa profondamente sbagliata: che vuol dire “riconvertire” le aziende? E’ assurdo! Nel contratto come concessionario dello Stato sei obbligato ad aprire e a svolgere quel ruolo previsto dal contratto: che ti vuoi riconvertire?! Loro sono doppiamente ignoranti, nel senso che ignorano proprio quello di cui parlano. Ma in questo momento di sconquasso di imprese, quale potrebbe essere l’attività da fare al posto dell’Agenzia di scommesse: un bar? Un ristorante? Un’Agenzia di viaggi? Un concessionario d’auto, visto che stanno perdendo 8 miliardi di euro da inizio anno?! Stanno chiudendo tutti! Forse soltanto un supermercato o una Farmacia permetterebbe di sopravvivere… Ma un’agenzia di scommesse di 300 metri quadri in COSA si potrebbe mai riconvertire?! Neanche la gente comune ha i soldi per andare a comprare le cose nei negozi di abbigliamento o altrove… Ci dicano loro qual è l’invenzione del momento per riconvertire l’attività. Assurdità. Qui, davvero, l’unica cosa da riconvertire sarebbe il cervello di Endrizzi…». lp/AGIMEG