“L’entrata in vigore nel 2013 della tassa del 20% applicata alle vincite alla lotteria che superano i 2.500 euro, non ha rallentato la partecipazione al gioco ma ha causato una complicazione della gestione della vendita dei tagliandi, penso che il governo eliminerà la tassa, non so in quali tempi”. E’ quanto ha dichiarato alla stampa Inmaculada García , presidente della lotteria di Stato spagnola. “La lotteria di Stato sostiene il bilancio – ha detto Garcia -. La società ha realizzato un utile di 1.766 milioni di euro nel 2013, in calo rispetto ai 1,984 milioni dello scorso anno”.
Il valore delle lotterie è un concetto molto chiaro. Il governo di José Luis Rodríguez Zapatero ha provveduto a privatizzare il 30% della società, un processo che l’attuale governo ha bloccato. Tuttavia, il ministro delle finanze Cristobal Montoro nel 2012 ha deciso di utilizzare queste entrate come garanzia per ottenere finanziamenti per 6.000 milioni per completare il Fondo di Liquidità delle Autonomie.
“La privatizzazione della Lotteria non è per ora in programma” spiega Garcia, che dice non ci sono piani per utilizzare la società come garanzia in cerca di finanziamenti in un momento in cui “la situazione economica e finanziaria del paese è molto diversa”. Il calo del fatturato delle lotterie contrasta con una crescita a doppia cifra del gioco online in Spagna. “Non intendiamo competere con questa modalità di gioco compulsivo. Siamo una società pubblica e il nostro obiettivo è quello di offrire un gioco responsabile “, conclude il presidente. lp/AGIMEG