Requisito di buona condotta per dipendenti di attività con apparecchi con vincite in denaro: respinti emendamenti al Decreto Fiscale

Respinti gli emendamenti di Gemmato (FdI) e D’Attis (FI) sul possesso di requisito di buona condotta dei dipendenti delle imprese iscritte nell’elenco dei soggetti che svolgono attività con gli apparecchi con vincite in denaro per poter ottenere la licenza ex 88 Tulps. Durante la discussione in Commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta ha rilevato che i “requisiti della buona condotta sono già previsti dalla legislazione vigente e che pertanto il contenuto dell’emendamento appare pleonastico”. Bartolozzi (FI) ha segnalato invece che “la normativa vigente prevede il requisito richiamato dal sottosegretario Baretta per le imprese mentre l’emendamento 27.5 si riferisce ai lavoratori che operano nel settore del gioco d’azzardo”. “L’introduzione del requisito della buona condotta per i lavoratori andrebbe contro quanto disposto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevede tale requisito solo per l’assunzione nelle forze di Polizia”, ha replicato Baretta. Ma “in assenza di misure specifiche anche un esponente della criminalità organizzata potrebbe essere assunto in una sala dove si svolge il gioco d’azzardo”, ha sottolineato ancora Bartolozzi, ma per Baretta “non appare opportuno estendere il requisito della buona condotta in maniera generalizzata, in quanto in tal modo si porrebbero i lavoratori in una condizione di difficoltà”. Osnato (FDI) ha segnalato che “la proposta emendativa in discussione risponde ad una richiesta avanzata dagli operatori del settore che incontrano difficoltà nel contrastare le infiltrazioni della criminalità”. Mancini (PD) nel ricordare che una disposizione analoga a quella che si vorrebbe introdurre con gli identici emendamenti Gemmato 27.5 e D’Attis 27.8 era prevista in passato per il personale dei casinò che erano allora le uniche strutture dove si poteva praticare in gioco d’azzardo, ha sottolineato che “con l’attuale formulazione delle proposte emendative si rischia un’applicazione troppo estesa, coinvolgendo anche lavoratori rispetto ai quali il requisito della buona condotta appare del tutto superfluo”. Il deputato ha quindi invitato i presentatori a ritirare tali proposte emendative, impegnandosi sin da ora ad effettuare un approfondimento che possa portare ad introdurre disposizioni più circoscritte, eventualmente nel corso dell’esame del disegno di legge di bilancio. Bartolozzi (FI) ha segnalato una recente sentenza del Tar della Puglia che conferma la possibilità di richiedere il requisito della buona condotta per i lavoratori delle sale scommesse, rilevando la possibilità di una riformulazione degli emendamenti in discussione. Il Sottosegretario Pier Paolo Baretta ha ribadito la non opportunità di introdurre una norma di carattere generale in aperto contratto con quanto attualmente previsto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Nel riconoscere la fondatezza delle preoccupazioni alla base delle proposte emendative presentate, sottolinea nuovamente che occorre tenere conto dei diritti dei lavoratori. La Commissione ha quindi respinto gli identici emendamenti Gemmato 27.5 e D’Attis 27.8. lp/AGIMEG