Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospendere il provvedimento con cui il Comune di Bolzano ha revocato la licenza rilasciata a una sala slot e vlt. Secondo i giudici di Palazzo Spada, non vi sono “consistenti elementi di fumus boni iuris alla luce del consolidato quadro giurisprudenziale, costituzionale e amministrativo (…) in tema di legittimità dei distanziometri dai siti sensibili previsti dalla legislazione regionale e delle province autonome”. Inoltre il Collegio, nell’ordinanza cautelare, ritiene corretto includere nella lista dei luoghi sensibili anche degli uffici di consulenza di carattere socio-assistenziale e degli uffici amministrativi di un ente che fornisce servizi sociali: si tratta infatti “di struttura aperta al pubblico per la consulenza e l’accesso amministrativo diretto ai servizi e alle prestazioni socio-assistenziali e socio-pedagogiche erogati dall’ente”. Infine ribadisce che “sulla base di un bilanciamento degli interessi in conflitto” prevale “l’esigenza di protezione delle fasce deboli dal rischio della ludopatia rispetto agli interessi di pretta natura economica prospettati dall’appellante principale”. lp/AGIMEG