Aveva fatto truccare le slot presenti nel suo bar, nel quartiere Talenti a Roma, per abbassare il numero di vincite e guadagnare quanto più possibile dalle puntate. E’ così finita sotto processo, per truffa derivante da frode informatica, W. Z. 33enne di origini cinesi insieme a Giancarlo V. e Massimiliano P., tecnici della ditta che forniva le slot.
I due tecnici: “alterando il funzionamento del sistema informatico della macchina, manomettendo – riporta la denuncia – la smart card al suo interno in modo da modificare a ribasso le percentuali di vincite“. In questo modo i tre avrebbero guadagnato quasi 9.000 euro“.
Una truffa andata avanti fino al 27 gennaio del 2020, quando durante un controllo di delle forze dell’ordine è stata scoperta la manomissione degli apparecchi. sb/AGIMEG