Slot truccate, Cassazione ribadisce: fino al 2008 il Preu lo paga il concessionario, se non si scova il truffatore

Fino al 2008, il concessionario di rete delle slot è obbligato principale per il preu delle macchine scollegate o manomesse, qualora non sia possibile individuare il soggetto che ha attuato la truffa. Lo ribadisce la Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione – che ormai sulla questione ha un orientamento consolidato – accogliendo i ricorsi intentati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e annullando due sentenze della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. La Cassazione spiega che con questa norma “il legislatore ha inteso assicurare il gettito derivante dalle giocate” prevedendo che a versare il Preu siano anche quei soggetti che assumono “una posizione di garanzia e controllo in ordine al corretto utilizzo degli apparecchi”. La Cassazione ricorda anche che nel 2009 il Legislatore ha adottato una diversa soluzione, e “ha limitato la responsabilità solidale del concessionario (oltre che dell’installatore, del possessore o detentore degli apparecchi e dell’esercente) al caso in cui non sia possibile l’identificazione dei soggetti che hanno commesso l’illecito”. A questa norma tuttavia “non può riconoscersi natura interpretativa o, comunque, di esplicitazione di precetti normativi già in vigore”. E nemmeno “è pertinente è il richiamo al principio della retroattività”. lp/AGIMEG