Slot, tassa 500 milioni: risolto il pasticcio burocratico, udienza verrà fissata a breve

La Corte Costituzionale potrà fissare a breve l’udienza sulla tassa dei 500 milioni che la Stabilità 2015 aveva addossato alla filiera degli apparecchi: si è risolto infatti il pasticcio burocratico che aveva paralizzato uno dei tanti ricorsi presentati contro il balzello, impedendo che venisse iscritto al ruolo della Consulta. Tutto nasceva da un problema di notifiche. La controversia aveva infatti coinvolto praticamente tutti gli operatori che costituiscono la filiera, i ricorsi al Tar Lazio – il giudice che poi ha sollevato la questione di legittimità costituzionale – erano piovuti a decine, e ognuno era stato rinviato alla Consulta. In ciascuno di questi ricorsi vi erano svariati intervenienti e contro-interessati, e a ognuno di questi soggetti doveva essere notificata l’ordinanza di rinvio alla Corte Costituzionale. Secondo quanto aveva già rivelato Agimeg , un singolo controinteressato di uno di questi ricorsi era irreperibile, e questo ha bloccato fino a pochi mesi fa il processo di notifica. In sostanza, le ordinanze di rinvio del Tar Lazio sono della fine del 2015, e sono arrivate alla Corte Costituzionale tra gennaio e febbraio 2016. L’ultimo ricorso, invece, è stato iscritto a ruolo solo nell’aprile scorso, oltre un anno dopo. Tutto questo ha paralizzato non solo il ricorso in questione, ma anche quelli intentati dalle altre concessionarie: la Corte Costituzionale infatti fisserà un’unica udienza e li tratterà tutti insieme. gr/AGIMEG