E’ stata rinviata a data da destinarsi l’udienza presso la Corte Costituzionale sulla tassa dei 500 milioni che la Stabilità 2015 aveva addossato alla filiera degli apparecchi da intrattenimento. Secondo quanto apprende Agimeg i rinvii relativi ad alcuni concessionari non erano ancora stati fissati. Nell’ambito dell’udienza pubblica, la Corte dovrà valutare se “la norma – poi abolita con la legge di Stabilità 2016 – sia in linea con i principi di ragionevolezza, uguaglianza e libertà di iniziativa economica”. Le ordinanze relative ai ricorsi sono state rinviate alla Corte dal Tar Lazio, poiché la norma era stata considerata illogica e contraddittoria. Illogica la suddivisione del prelievo in base al numero degli apparecchi: “appare illogico il riferimento ad un dato statico (sia pure soggetto ad aggiornamento), cioè il numero di apparecchi riferibile a ciascun concessionario ad una certa data, anziché ad un dato dinamico, il volume di raccolta delle giocate, in quanto la capacità di reddito di ogni singolo concessionario e della relativa filiera è misurata in maniera molto più propria dall’entità complessiva degli importi incassati che dal numero degli apparecchi riferibile a ciascun soggetto”. lp/AGIMEG