Slot, Tar Veneto: “Il Sindaco può legittimamente gestire i limiti orari di accensione degli apparecchi”

Una società di gioco ha presentato ricorso al Tar del Veneto per chiedere l’annullamento del provvedimento del comune di Thiene (VI) che introduce i limiti orari per il funzionamento degli apparecchi da intrattenimento.

Il Tribunale ha ribadito che rientra nel “potere del Sindaco di cui all’art. 50, comma 7, del TUEL di adottare provvedimenti funzionali a regolamentare gli orari delle sale giochi e degli esercizi pubblici in cui sono installate apparecchiature da gioco (…) non è dato dubitare e che si ricava anche dagli insegnamenti della Corte Costituzionale che, con la sentenza 18 luglio 2014, n. 220, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 50, comma 7, del d.lgs. n. 267 del 2000, sollevata con riferimento agli artt. 32 e 118 della Costituzione, nella parte in cui disciplina poteri normativi e provvedimentali attribuiti al sindaco, senza prevedere che tali poteri possano essere esercitati con finalità di contrasto del fenomeno del gioco di azzardo patologico”.

Per questi motivi il Tar del Veneto ha deciso di respingere il ricorso e confermare la legittimità del provvedimento impugnato. ac/AGIMEG