Slot, Tar Lazio: in decisione la richiesta di rinviare alla Corte Costituzionale la tassa dei 500 milioni. Ma i concessionari chiedono di sospendere la seconda rata

Tar Lazio, a dieci giorni dal termine per pagare la seconda rata della tassa da 500 milioni, concessionari e gestori delle slot proseguono su un doppio binario la battaglia legale. Nelle udienze preliminari di merito, i ricorrenti hanno infatti mandato in decisione i ricorsi chiedendo in particolare al Collegio di pronunciarsi sulla richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale. L’eventuale ordinanza di rinvio però arriverebbe solo dopo il 30 ottobre – data entro cui appunto i concessionari devono versare 300 milioni di euro – le compagnie hanno quindi presentato una nuova richiesta di sospensiva, sostenendo che il quadro sia profondamente cambiato dalla prima pronuncia del Tar. In particolare, in concessionari, fanno leva sui conti economici depositati assieme ai ricorsi, per dimostrare di non avere le disponibilità per fare fronte alla seconda rata. La tassa, introdotta con la Stabilità 2015, infatti prevede che siano i concessionari a pagare materialmente la tassa, dividendone poi il peso con gli altri soggetti della filiera. I gestori, – secondo quanto si apprende – hanno acconsentito alla ripartizione della prima rata, ma non hanno preso accordi per la seconda. Inoltre sono i gestori a controllare i flussi di denaro: prelevano il denaro dalle macchine e ripartiscono gli incassi con concessionari e esercenti. Di conseguenza, i concessionari con i bilanci depositati, intendono dimostrare
di non essere in possesso dei 300 milioni; in base alla legge tuttavia entro il 30 ottobre sarebbero tenuti a versare per intero l’importo. Ricordano inoltre di aver anticipato il pagamento della prima rata, e di essere stati in grado di farlo solo utilizzando i depositi cauzionali che i Monopoli avrebbero dovuto restituire loro. Le udienze in camera di consiglio per le cautelari si terranno nel corso della mattinata.gr/AGIMEG

 

Slot, tassa 500 milioni: concessionari chiedono di sospendere la seconda rata, o di pagare una quota ridotta. Ordinanza entro 24-48 ore

E’ durata una quarantina di minuti l’udienza in camera di consiglio – di fronte alla Seconda Sezione del Tar Lazio, in cui i concessionari degli apparecchi da intrattenimento hanno chiesto di sospendere il pagamento della seconda rata della tassa da 500 milioni che la Stabilità 2015 ha addossato alla filiera. I ricorrenti, in via alternativa, hanno chiesto che venga esteso alla secanda rata il meccanismo di pagamento che l’Amministrazione aveva accettao per la prima, ovvero che i concessionari versino la tassa in proporzione alla quota ricevuta dai gestori. Al momento – secondo quanto emerso nel corso della discussione – i gestoti avrebbero versatio circa il 15% della quota di loro spettanza, ma la situazione varia da concessionario a concessionario. Si attende adesso l’ordinanza sulla richiesta di sospendere il pagamento della seconda rata – entro il 30 ottobre le compagnie dovranno staccare un assegno da 300 milioni – che verrà emessa nelle prossime 24/48 ore. Secondo indicrezioni, se il Collegio accoderà la sospensiva probabilmente accogglierà anche la richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale – avanzata nelle preliminari di merito questa mattina – i giudici infatti, come ha messo in evidenza la discussione, “sono chiamati a colmare le lacune della legge di Stabilità”. gr/AGIMEG

 

Slot, tassa 500 milioni: per la Jolly Videogiochi la tassa non ha fondamento giuridico. Intralot chiede una pronuncia prima del 30 ottobre
Sono stati discussi nel merito alcuni ricorsi intentati di fronte al Tar Lazio contro la tassa dei 500 milioni di euro. L’avv. Sbordoni, legale della società di gestione Jolly Videogiochi, ha in sostanza ribadito che la norma sulla tassazione sia priva di fondamento giuridico: la Stabilità anticipava questo prelievo in vista del riordino della materia fiscale che il Governo avrebbe dovuto attuare con il decreto delegato sui giochi. IL decreto tuttavia non è mai stato varato – il termine è scaduto a fine giugno – di conseguenza è venuto meno quel presupposto del riordino della tassazione. Intralot invece ha ribadito le posizioni già espresse nelle precedenti udienze, e ha chiesto al Collegio di adottare un provvedimento entro il 30 ottobre, data entro cui i concessionari dovrebbero versare la rata da 300 milioni. gr/AGIMEG