“Bisogna evitare che ci siano i condizionamenti della criminalità organizzata che impongano i propri fornitori, i propri uomini e i propri mezzi. Al Sud questo purtroppo avviene spesso. Avviene anche nei locali pubblici, dove i gestori si vedono imporre slot machines o marche di caffè che vanno ad arricchire i criminali”. Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli (PD) intervenendo all’incontro “Mafie di casa nostra: conoscere il nemico per combatterlo” che si è tenuto in occasione della Festa dell’Unità di Milano, lo scorso 15 luglio. Mirabelli ha sottolineato che il nuovo Codice Antimafia comunque cerca di arginare questi fenomeni: “prevede che si debba chiedere la certificazione antimafia a tutte le società, comprese quelle che fanno capo a piccoli consorzi. Sicuramente, ogni volta che occorre rinnovare i certificati, per le aziende piccole questo può apparire come un’ulteriore incombenza burocratica difficile da sopportare. Ma serve perché il pericolo è reale. È anche interesse delle aziende sane evitare che si verifichino infiltrazioni che poi condizionano il mercato. Le aziende sane, infatti, rischiano di essere massacrate con la concorrenza se ci sono aziende che invece hanno il sostegno e i soldi della ‘ndrangheta e che non rispettano le regole”. lp/AGIMEG