500 milioni l’anno per i prossimi tre anni. E’ quanto il Mef si aspetta dalla riduzione degli ‘aggi e dei compensi per i soggetti che operano nell’ambito delle reti di raccolta del gioco per conto dello Stato”. E’ quanto si legge in una relazione della Ragioneria dello Stato. “Dato il particolare momento congiunturale in atto- si legge nella relazione all’ultima Manovra Finanziaria- , con la proposta normativa si pensa che sia giusto e possibile, in anticipazione di quanto si effettuerà in attuazione della predetta delega legislativa, fin d’ora procedere ad una riduzione del le risorse –pur sempre statali, alla fine dei conti –da rendere disponibili per gli aggi e i compensi in argomento. Una riduzione di 500 milioni di euro complessivi di tali risorse pare ragionevole oltre che tollerabile dal settore operativo costituito dai concessionari di gioco e dagli altri loro operatori di filiera. Ciò specie perché tale riduzione abbraccia sia il segmento di gioco praticato mediante VLT sia quello del gioco praticato mediante AWP. Attualmente la distribuzione remunerativa degli aggi e dei compensi si determina sulla base di libera contrattazione di mercato, fra concessionari e loro operatori di filiera.
La disposizione nulla muta da questo punto di vista: al netto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, pari a 500 milioni di euro, i concessionari suddivideranno la differenza, con gli altri loro operatori di filiera, pur sempre sulla base di contratti di diritto privato e, dunque, in logica di mercato. Unica particolarità in ciò. Attualmente sono, di fatto, gli operatori di filiera a dare al concessionario ciò che è per lui pattuito a titolo di aggio e compenso. Questo perché il denaro disponibile a tal fine viene raccolta dagli operatori di filiera che poi, trattenuto quanto loro spettante, consegnano ai concessionari la differenza che ad essi compete”. cz/AGIMEG