Concessionarie degli apparecchi e associazioni di categoria hanno accolto come un parziale successo la decisione del Tar Lazio di rinviare al 1° aprile i ricorsi intentati contro la tassa dei 500 milioni che la legge di Stabilità ha addossato al comparto delle slot. L’impressione, secondo quanto apprende Agimeg da fonti legali, è che se il Collegio avesse ritenuto inammissibili le censure e sopratutto infondati i dubbi sulla legittimità costituzionale della tassa, si sarebbe pronunciato subito, senza dover attendere altre due settimane. Il fronte dei ricorrenti però è al momento diviso sulle iniziative da adottare adesso. Alcuni vorrebbero aprire un tavolo di confronto con il Sottosegretario Baretta (che già aveva ventilato l’ipotesi nei giorni scorsi, dicendosi disponibile però solo a modulare in maniera differente la seconda rata della tassa, ma senza toccare l’impianto complessivo del prelievo) in occasione del quale presentare una proposta unitaria per rivedere la tassa. Altri invece vogliono attendere la nuova udienza, certi che incasseranno una pronuncia favorevole dalla Seconda Sezione del Tar Lazio. A quel punto il Governo sarebbe costretto a modificare la tassa, probabilmente – spiegano ancora gli “attendisti” – intervenendo nel decreto delegato. Il testo sembra infatti destinato a slittare ulteriormente, secondo quanto si apprende verrà presentato il 10 aprile. gr/AGIMEG