Il Consiglio di Stato, tramite ordinanza, ha respinto il ricorso presentato da una società contro il Comune di Milano per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Lombardia concernente la disciplina comunale degli orari di esercizio delle sale da gioco e funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro. Nelle motivazioni si legge che “la liberalizzazione delle attività commerciali e, più in generale, la libertà d’impresa, non sono illimitate ma possono essere conformate per tutelare valori costituzionali fondamentali quali la dignità e la salute della persona umana, l’ambiente, il paesaggio (cfr. Cons. Stato, Sez. V, n. 1860 del 2014). Ritenuto che nel bilanciamento dei contrapposti interessi appare prevalente quello pubblico al contenimento della ludopatia, anche in considerazione della certezza del duraturo conseguimento di utili, anche se ridimensionati, da parte dell’impresa ricorrente. cz/AGIMEG