“Non sono state valutate le conseguenze di una possibile “rottura del giocattolo” attraverso le nuove norme introdotte dalla Legge di Stabilità. Il problema non è solo dovuto alla pesantezza della tassa aggiuntiva da 500 milioni di euro, ma anche al fatto che non è stato spiegato come applicarla”. E’ il commento di Ezio Filippone, Presidente della Federazione Italiana Gioco Pubblico, a lavoro in questi settimane per trovare una soluzione alle paure di un settore: la filiera del slot. “Come è accaduto nel 2003 – spiega Filippone – chi ha suggerito questa Legge ha affidato tutto ai concessionari ignorando, ancora una volta, l’esistenza e la realtà della filiera affidando tutto ai concessionari. Da ciò derivano atteggiamenti aggressivi propri dell’”esattore” ignorando la realtà dei rapporti commerciali. I concessionari non hanno aderito ad un accordo provvisorio con i gestori e questo è stato un grande errore per la stabilità della filiera. Ci si aspetta quindi che Aams, con l’emanazione del Decreto attuativo, dia un contributo in chiarezza nell’applicabilità di questa legge che è molto complessa. E’ auspicabile altresì che prevalaga l’applicazione di un criterio di propoerz<ionalità – conclude Filippone – ed una riformulazione dei contratti che tenga conto delle esigenze del mercato”. cz/AGIMEG